Hanno spezzato la lapide e aperto la tomba, per rubare un sacco. È un mistero, sul quale stanno indagando i Carabinieri, la profanazione di una tomba al cimitero di Giulianova. Si tratta di quella di una donna di 78 anni, morta nel 2021 per Covid, e il sacco che è stato rubato, è proprio quello che i familiari hanno lasciato, con gli effetti della defunta. Durante la pandemia, infatti, era vietato ai familiari avere contatti con la salma di un parente deceduto, al punto che, per questioni di tutela sanitaria, era vietata anche la vestizione del corpo del deceduto. La cassa, per ordine delle autorità, veniva chiusa immediatamente dopo il decesso. Ai familiari, o meglio ai pochi che potevano partecipare alla sepoltura, perché come si ricorderà anche i funerali erano stati vietati, era concesso lasciare all’interno del sepolcro una busta con gli effetti personali della persona scomparsa. Ed è proprio per rubare quella busta, che sarebbe stata aperta la tomba della 78enne Maria Campanella. Ad accorgersi del fatto - al quale dedica un dettagliato articolo Il Messaggero, oggi in edicola, sarebbe stato il figlio della donna. Il sepolcro è stato immediatamente sistemato, ma resta ora il mistero sulle ragioni del furto.