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Qualche giorno fa è stato rimosso il bivacco Andrea Bafile. "Ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita di questa importante impresa", scrive il Cai dell'Aquila che scrive: "Un piccolo punto rosso su Corno Grande Il bivacco "Andrea Bafile", inaugurato nel 1966, dopo la recente dichiarazione di inagibilità e un complesso intervento di messa in sicurezza è stato rimosso sabato 16 novembre. Una volta restaurato, il CAI L'Aquila ha in animo di donarlo alla collettività per posizionarlo nel centro della città. Un nuovo bivacco "Bafile" andrà a sostituire il vecchio e caro "punto rosso", al quale il mondo alpinistico è così legato.Bafile-16-novembre-2024-a.jpg

467422685_576985504983879_7093998119240818789_n.jpg467160186_576985374983892_5575579723978303599_n.jpg466968291_576985501650546_5717354966813894595_n.jpgIl bivacco “Andrea Bafile”, da quasi sessant’anni sulla cresta Sud-Est della Vetta Centrale del Corno Grande, a quota 2669, nel tempo è diventato un riferimento caro a moltissimi alpinisti. Per tutto questo lungo tempo è stato base per scalate sulle rocce della parete Est della Vetta Occidentale e sui versanti meridionali del Torrione Cambi e della Vetta Centrale, ma anche meta di tanti appassionati, raggiungibile con la ferrata recentemente riattrezzata. Naturalmente è stato anche utilissimo presidio di emergenza per la sicurezza di tanti alpinisti in difficoltà e di tanti soccorritori impegnati in interventi nella zona. Il bivacco, già dichiarato inagibile a causa dell’usura e di gravi danni strutturali dovuti all’età (è stato inaugurato nel 1966 grazie alla volontà, alla fatica e alla passione di tanti), dopo un complesso intervento di rinforzo e messa in sicurezza, è stato infine rimosso.

Sabato 16 novembre 2024, con il prezioso e impeccabile supporto a terra degli Istruttori della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Nestore Nanni” del CAI L’Aquila, insieme ai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, e nonostante le condizioni del terreno reso insidioso dalla presenza di neve fresca, il bivacco è stato agganciato ed elitrasportato dall’elicottero S64FI-CFAN “Cochise” dei Vvf, attualmente in base presso l’Aeroporto dei Parchi L’Aquila-Preturo, assistito da un altro elicottero, sempre dei Vvf, l’AW 139 di stanza a Pescara. L’elicottero ha poggiato il “Bafile” alla base della seggiovia in località le “Fontari” da dove, con un autocarro, è stato portato presso la sua sede di ricovero. Una volta restaurato, il CAI L’Aquila, proprietario del bivacco, ha in animo di donarlo al Comune dell’Aquila per posizionarlo in uno spazio verde del centro storico che verrà individuato insieme all’Amministrazione comunale.

Un grazie, di cuore, agli Istruttori CAI della “Nanni”, al Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, ai Vigili del Fuoco, alla società Eliossola, alla Protezione Civile Abruzzo, al Comune di Isola del Gran Sasso d’Italia, al Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, ai piloti e ai tecnici della società European Air-Crane, ai Carabinieri Forestali, al Centro Turistico Gran Sasso d’Italia, al Comune dell’Aquila, alla ditta di trasporti Moscone, per il supporto, lo slancio e l’appoggio preziosissimo.

Portando a valle il bivacco, abbiamo potuto constatare l’affetto, la commozione e la riconoscenza di tanti, che hanno desiderato fare una foto, offrire un brindisi. Anche qualche lacrima non è mancata, per il vecchio amico “Bafile” che va a farsi bello, per diventare, da piccolo punto rosso sul Corno Grande, una parte importante della storia delle nostre montagne, scrive in un bel reportage il Cai dell'Aquila.