Condanne pesanti in casa MoTe da parte del Tribunale di Teramo. L'ex amministratore Ermanno Ruscitti ed il Mote stesso sono stati condannati con il rito abbreviato, nell'ambito dell'inchiesta sul finanziamento erogato nel programma di attuazione regionale del fondo di sviluppo e coesione 2007/2013, per la realizzazione di una piattaforma ecologica per il trattamento degli imballaggi, soldi utilizzati invece in parte per ripianare i debiti della società e pagare gli stipendi arretrati dei dipendenti. Ruscitti è stato condannato a 2 mesi e 20 giorni di reclusione per malversazione di erogazioni pubbliche (il pm aveva chiesto 4 mesi), mentre il MoTe è stato condannato al pagamento di 100 quote, l'equivalente di 10mila euro, dovendo rispondere come società della responsabilità amministrativa degli enti. Confermata inoltre dal giudice Lorenzo Prudenzano la confisca dei soldi nei confronti di entrambi. Nell'inchiesta è stato contestato all'ex amministratore di aver ricevuto dalla Regione, attraverso quindi un finanziamento pubblico che era vincolato alla realizzazione della piattaforma ecologica, circa un milione di euro di cui 700 mila che lui, nella sua veste, avrebbe invece usato per ripianare i debiti della società e pagare gli stipendi arretrati.
Il MoTe, la società che ha come azionista di maggioranza il Comune di Teramo e che si occupa di gestione dei rifiuti che lo scorso anno ha chiuso il bilancio con una perdita d'esercizio di oltre un milione e 800mila euro, secondo il collegio sindacale la continuità aziendale potrebbe essere garantita solo dall'assorbimento da parte della TeAm spa fornendo nuovi finanziamenti.