«Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici.»
Luca 15, 29
con dedica a Dino Villatico,
che è valore in ogni cosa che scrive.
Joe Biden, con tutta la bontà del cattolico praticante, e carico di tutta la doppia morale del cattivo cristiano; insomma, è con tutta l'ipocrisia del borghese cattolico praticante che ha assolto da ogni peccato penale il figlio dissipatore, massacrando il vitello grasso –e buttando letteralmente nel cesso cinquanta anni di una grandiosa carriera politica: prima di questo triste epilogo, Biden è stato, senza alcun dubbio, il migliore presidente degli Stati Uniti d'America dai tempi di Franklin Delano Roosevelt, sia sul piano della politica interna che su quello internazionale riportando la sua Nazione a rigovernare il mondo, contro la barbarie neosovietica, contro la barbarie islamista.
Biden, da buon cattolico e da cattivo cristiano quindi, ha fatto finta di non capire la parabola del Signore e la ha interpretata a suo comodo; parabola che non esclude affatto la pena con il perdono, ché il perdono non abbuona mica la pena: pena e perdono sono concetti indissolubili e distinti, e non annullabili l'uno sull'altro come in un gioco di carte. Il perdono non è insomma come l'asso pigliatutto. Il figlio dissipatore, nel Vangelo, paga fino alla umiliazione della fame le conseguenze delle sue azioni, cioè sconta la pena prima di chiedere e avere perdono dal padre; mentre il figlio del Presidente, Qui e Ora, non ha conosciuto un solo minuto di fame e di tremore. Il Vangelo di Cristo va letto con occhi cristiani, vale a dire tentando di osservare e valutare i fatti raccontati come ha fatto Gesù durante il suo cammino di esperienza terrena, cioè con esperienza di uomo; occhi che sappiano vedere e vincere la doppia morale del buon cattolico, vale a dire del falso cammino di questo nutrito e rinnovato fariseo.
Certo, Biden ha visto la sua vita segnata da grandi dolori, ma ha dimenticato d’un colpo che questi suoi grandi dolori colpisco in silenzio ogni giorno milioni di uomini sulla terra: la vita è funestata di lutti già ché nasciamo. È il patto alla vita. Si vive in cambio della Morte. E ogni giorno si mettono al mondo figli disgraziati, ma pochissimi nascono da presidenti del mondo, e del grande, irrinunciabile mondo democratico, che dovrebbero guidarci al sentimento democratico: sì, la democrazia è un sentimento, ed è un sentimento di eguaglianza. Quindi un sentire pienamente cristiano.
Donald Trump, chiamato a un commento, ha detto che non ci sono dubbi sul fatto che Hunter Biden sia un cattivo ragazzo – suo padre avrebbe invece potuto, con dignità di padre, chiedere grazia al nuovo Presidente dopo il suo insediamento, se davvero aveva così a cuore le sorti di suo figlio, ma mai lui graziare, sostanzialmente, se stesso; e sono convinto che tale domanda dal suo avversario politico sarebbe stata accolta. Ma la conseguenza più grave di questa brutta azione del Soldato di Dio, è che così ha sdoganato per sempre il becero populismo trumpiano, bugiardo, immorale, corrotto, puttaniere e ladro – che noi italiani per primi abbiamo conosciuto in questa forma nel Ventennio berlusconiano, definitivo massacratore della dignità del popolo italiano (gli americani, invero, l'hanno conosciuto prima di tutti questo modo nella raffinatissima era dei Kennedy, altri maestri indiscussi della doppia morale cattolica praticante).
E a nulla serve ricordare che prima della sua ultima campagna presidenziale Biden aveva promesso di non concedere alcuna grazia a suo figlio – e ancora più disonorevoli sono le motivazioni oggi addotte –, perché era giusto pagasse per i suoi errori come qualsiasi americano innanzi alla Giustizia, perché questo ultimo suo resta un atto esecrabile anche se non avesse promesso,UrbietOrbi, che avrebbe fatto il contrario.
Ora non ci resta che stare a guardare questa brutta America,ridotta a stand-up comedy, che ci ha lasciato. Non ci resta che assiste al nulla istituzionale che segnerà il secondo mandato Trump, che non voleva altro fare della sua vita che vincere un altro soggiorno di quattro alla Casa Bianca.
I poveri saranno sempre più poveri, in America e nel mondo; e quei ricchi rimasti saranno sempre più ricchi e più soli, guidando automobili sempre più grandi, sperando lo spazio, morendo miseramente, consumando impastati nella terra del pianeta Terra, dove si sono creduti padroni di uomini animali e cose.
Buone guerre a tutti.
Auguro a tutti per questo prossimo Natale Più Armi e Più Pace.
Viva la guerra, santa o maledetta che sia. Unica Nostra certezza.
Spero ardentemente nella Salvezza di una ultima guerra.
MASSIMO RIDOLFI
Ph.: Joe e Hunter Biden