Rassegnatevi. L’ingombrante doppio cordolo di cemento, largo 50centimetri e alto 15, che sta già scatenando le reazioni dei teramani all’ingresso della città… è solo l’inizio. Perché è solo l’inizio: saremo invasi dai cordoli. Che - si scopre - per ora non saranno colorati, quindi resteranno color cemento e secondo noi per questo pericolosissimi, anche se — come dicono i progettisti - “sono smussati ambo i lati per la sicurezza di ciclisti e motociclisti, perché in caso di caduta con lo spigolo vivo, si rischia di urtare il cranio appena sotto la base del casco”.
E’ questo il progetto da 3,4 milioni ampiamente annunciato dalla gianguderia durante la campagna elettorale, ed evidentemente gradito ai teramani che hanno voluto riconfermare questa amministrazione.
Ma i cordoli non sono tutto.
E’ cominciata una rivoluzione.
Vediamola.
VERSO TERAMO
1) Sul tratto “uscita superstrada - via Roma”, si sta realizzando il doppio cordolo
2) Via Roma sarà riqualificata, con un nuovo marciapiede ciclabile, parcheggi e probabilmente passerà a senso unico.
3) Sul tratto “via Roma - via Fonte Regina, saranno tolte tutte le aiuole laterali, lato abitazioni” e sarà realizzata una pista ciclabile “interna” ai parcheggi, cioè le auto parcheggiate faranno da protezione alla pista ciclabile, che avrà uno spazio di due metri, uno per le bici e uno per l’apertura degli sportelli. Sul lato opposto, cordolo.
4) Via Fonte Regina ha già la nuova segnaletica ed è diventata “strada urbana ciclabile”, dove le bici hanno precedenza (limite 30) e le auto devono avere particolare cautela nel sorpassarle.
5) Nel tratto via Fonte Regina - ponte San Francesco, lato negozi, sarà realizzata una pista interna ai parcheggi, mentre sul lato opposto cordolo.
6) Ponte San Francesco: due ciclabili monodirezionali rosse su corsia riservata, segnata da striscia bianca + striscia gialla, ma la striscia bianca é vibrante, così le vibrazioni avvertono il conducente distratto che stia per invadere la ciclabile, poi catarifrangenti incassati tra la bianca e la gialla, per delineare la ciclabile di notte e colore rosso, per rendere ben evidenti le due ciclabili.
7) Da “Ponte San Francesco a Piazza Garibaldi” torna il doppio cordolo, anche con l’intenzione di limitare la velocità, restringendo la carreggiata.
8) Ponte San Gabriele: due ciclabili monodirezionali rosse su corsia riservata, segnata da striscia bianca + striscia gialla, ma la striscia bianca é vibrante, così le vibrazioni avvertono il conducente distratto che stia per invadere la ciclabile, poi catarifrangenti incassati tra la bianca e la gialla, per delineare la ciclabile di notte e colore rosso, per rendere ben evidenti le due ciclabili.
VERSO SAN NICOLO’
1) Ponte Cartecchio: due ciclabili monodirezionali rosse su corsia riservata, segnata da striscia bianca + striscia gialla, ma la striscia bianca é vibrante, così le vibrazioni avvertono il conducente distratto che stia per invadere la ciclabile, poi catarifrangenti incassati tra la bianca e la gialla, per delineare la ciclabile di notte e colore rosso, per rendere ben evidenti le due ciclabili.
2) Ponte Cartecchio - Cimitero: “cordolo unico” (ovvero solo da un lato)
3) Cimitero - Università Piano D’Accio: la pista proseguirà in campagna (con un tratto che sarà realizzato ex novo)
4) Stadio - San Nicolò: “strada vecchia“ tra stadio e ferrovia, fino a rientrare poi sulla vecchia Teramo - Mare, con un cordolo unico fino a San Nicolò, dove poi si ricongiungerà alla ciclabile di via Galilei e, un domani, da quella alla ciclovia che dovrebbe arrivare fino a Glulianova, ma il progetto è fermo in Provincia da tre anni.