Dopo l'evasione dal carcere di Castrogno avvenuta all'alba del 25 settembre di un anno fa, l'albanese 39enne Roland Dedaj ricercato con un mandato d'arresto europeo esteso poi a livello internazionale è stato rintracciato, morto, in Colombia. La pista più battuta è sempre stata quella che conduceva all'Albania, suo Paese d'origine ma a sorpresa, adesso si scopre che Roland Dedaj era riuscito ad arrivare in aereo, con documenti e passaporto falsi, fino in Colombia dove pochi mesi fa è deceduto a causa di un infarto. A segnalarlo, dopo le verifiche, agli investigatori italiani sono stati gli agenti dell'Interpool. Da dove si sia imbarcato e quali strade abbia percorso prima di arrivare oltreoceano a questo punto è probabile che resterà per sempre un mistero, così come risalire a chi lo ha ospitato in Colombia, permettendogli di proseguire la sua latitanza.
L'organizzazione per l'evasione era iniziata già dal 3 settembre, si è scoperto in questi mesi. Per lasciare il penitenziario il detenuto aveva tagliato le sbarre della sua cella, lasciando nel letto un fantoccio realizzato con i propri vestiti, e si era poi calato in trasversale con una fune di quelle da arrampicata lunga oltre 50 metri fino a scavalcare le mura e il recinto che contengono il carcere. Dopodiché era iniziato in qualche modo l'avventura che lo ha portato lontano fino in Colombia dove alla fine è morto.
In tre sono stati condannati per aver organizzato la sua evasione dal carcere di Castrogno.