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E’ un’intervista coraggiosa, importante, anche “nuova” per certi versi, nel panorama del trito politicamente corretto in salsa provinciale, quella che la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Clara Moschella, ha rilasciato questa mattina a certastampa. Un’intervista nella quale, con la chiarezza delle posizioni nette, la Moschella “dipinge” il quadro della situazione: «Per salvare il Delfico, va trovata una sede centrale - dice - e l’unica area disponibile è quella dell’ex Stadio, la D’Alessandro non l’ho mai considerata una soluzione possibile ma se quell’area non è disponibile, si devono fornire robuste motivazioni, che non possono essere quelle di una “riqualificazione urbana”, che vuol dire tutto e niente, ma se si continua a negare quell’area, allora meglio che restino al Pascal, pur con tutte le difficoltà, ricostituendo però un’unica comunità».
Vanno fatte delle scelte.
«E’ necessario che Presidente della Provincia e Sindaco si mettano insieme, e chiariscano la nuova geografia territoriale scolastica, lasciando stare le fasi interlocutorie, perché sono due mesi che chiacchieriamo, ed è venuto il momento di dare certezze alle famiglie, agli studenti e alla scuola»
E sul Delfico?
«L’errore che si sta facendo è grossolano, perché si stanno a considerando le politiche educativo-culturali di 1500 ragazzi, completamente distaccate dalle politiche economiche: se si fa morire un’altra zona della città, che adesso è in agonia, la responsabilità è della politica»
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