Oltre 300 persone, tra studenti, presidi, commercianti, docenti, genitori e rappresentanti della politica (solo l'opposizione al Comune di Teramo era presente) hanno preso parte al terzo corteo contro il sequestro del Delfico, avvenuto lo scorso 3 di ottobre. Mancavano la Provincia e tutta la politica di maggioranza comunale, Sindaco compreso. Il Comune di Teramo ha preferito “rintanarsi” e fare altro, nel giorno in cui è stata proprio la politica ad essere stata messa in discussione. La politica dell’immobilismo del Comune e della Provincia. La politica del non fare. Martedi saranno chiesti in consiglio comunale, al Sindaco i motivi per i quali non può essere utilizzata l'area dell'ex stadio comunale, indispensabiile per creare una scuola jolly e contenere tutta la popolazione del Delfico. Intanto si aspetta, con fiducia, la sentenza della Cassazione, prevista per il 20 dicembre.