Il Delfico è sicuro. O meglio: la perizie del 2016 dell’ingegner Rampa, quella considerata insufficiente dalla Procura, tanto da decidere di sequestrarlo, era invece corretta.
È questo l’esito della nuova perizia, effettuata, su incarico della Provinvia, dal Prof. Ing. Franco Braga, già Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica - Università degli Studi di Roma "Sapienza" , dalla Dott. Ing. Stefania Arangio, ingegnere strutturista con specifiche competenze in costruzioni esistenti in zone sismiche e dal Dott. Ing. Massimo Cerri, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ha infatti evidenziato la correttezza dei risultati della perizia. Scrivono, infatti, i tecnici nelle conclusioni: “…diversamente da quanto riportato nella relazione del consulente della Procura, si ritiene che debba considerarsi condivisibile il livello di sicurezza sismico valutato dal tecnico con la relazione del 2016”.
Dunque, la perizia del 2016 era giusta. E non solo: “… l’indice di 0,6 non è condizione necessaria per consentire l'uso in classe Ill di un edificio scolastico ma lo diviene soltanto qualora si intervenga sull'edificio stesso con un miglioramento antisismico. Dunque, la condizione di livello di sicurezza nei confronti delle azioni sismiche riscontrata dal tecnico, pari al 46%, non può ritenersi elemento costitutivo della minaccia di rovina”, come invece ritiene la Procura.
i tecnici, inoltre, ritengono che “Debba ritenersi affidabile il livello di sicurezza dell'edificio nei confronti dei carichi verticali (condizioni non sismiche) per quanto riportato dal tecnico nella relazione del 2019” e che, semmai, se esistono situazioni di dubbio, si possa procedere “…con misure restrittive dell'uso della costruzione da valutarsi porzione per porzione”.
Conclusione delle conclusioni: “…stando a quanto fin qui valutato, non discende alcuna concreta probabilità di danno per l'incolumità pubblica (come accennato a pag. 9 Ordinanza di sequestro del Tribunale di Teramo) né tantomeno pericolo di crollo dell'edificio (pag. 5 Ordinanza di sequestro del Tribunale di Teramo )”