Riunione a sorpresa convocata dalla sera alla mattina, oggi in Provincia, per decidere e mettere un punto fermo su che cosa fare subito dopo le feste di Natale per ridare dignità ad un Delfico espropriato di locali e funzioni. Messe da parte l'area della D'Alessandro perchè ha un vincolo e quella dell'ex stadio perchè impegnata con un progetto, non rimane altro da fare che costruire un polo scolastico al Pascal-Forti. Il progetto, ha spiegato il presidente Camillo D'Angelo è pronto e lo ha fatto vedere, Prevede anche la costruzione di cinque classi didattiche esterne alla struttura, per i giorni caldi di lezione, da maggio. Momenti di tensione durante l'intervento di una mamma che ha il figlio al Convitto e che dal 6 gennaio non si sa dove andrà ma che alla fine D'Angelo, ha spiegato, tornerà sempre in hotel, al Gran Sasso, dove le stanze verranno prorogate fino a giugno e pagato con fondi del Convitto e della Provincia in quota parte (il costo e le spese si aggirano fino ad ora sui 400 mila euro, ha spiegato la dirigente Baldassarre). Altro momento di tensione è stata la perizia e la questione dissequestro sulle cui ipotesi si sono alzate le discussioni tra D'Angelo e gli architetti Lucchese e Esposito, questi vorrebbero che i lavori si facessero a step tenendo gli studenti dentro al Delfico. Ma tutto dipenderà dalla Cassazione e dal dissequestro che andrà in udienza il 20 dicembre. La Moschella invece ha invocato l'intervento del Prefetto per ordinare idea e lavori prossimi sulla questione "sequestro del Delfico". Intanto scatta una nuova perizia che sarà riconsegnata alla Provincia, con ulteriori approfondimenti, ad inizio anno scolastico (una quarantina di giorni massimo).
Oggetto di altra discussione è stat poi la perizia famosa redatta e ricon segnata ad ottobre dai tecnici incaricati dalla Provincia e pubblicata da certastampa (LEGGI QUI PER CAPIRE MEGLIO E DI PIU)