Un Teramo cinico e capace di soffrire vince il derby contro l’ultima della classe e rimane agganciato alle prime posizioni di classifica. Rete di Messori ad inizio partita e poi gara di grande umiltà da parte dei biancorossi, che hanno dovuto resistere per il resto della partita agli assalti, neppure eccessivi, della formazione notareschina. Per il mister Evangelisti un risultato ingiusto, ma nel calcio – come diceva il filosofo Boskov – “vince chi fa rete in più”,mentre il bel gioco, la padronanza della gara e il possesso della palla non danno punti.
Il Teramo, dal canto suo, con il bravo Vespa a dirigere la squadra in panchina, dopo la subitanea segnatura di Messori, ha badato solo al sodo. Troppi importanti i 3 punti per i biancorossi, per accettare uno scontro aperto su di un campo di gioco peraltro non in buone condizioni. Anche contro il fanalino di coda del campionato.
Entrambe le squadre dovevano vincere. Il Teramo lo ha fatto, mentre il Notaresco, ancora una volta, si lecca le ferite. Adesso, per la formazione del presidente Di Battista, si fa veramente dura, nonostante la partita di ieri, al pari di altre, ha fatto comprendere che i rossoblù avrebbero l’organico per giocarsela contro tutti e tutto.
Tra le fila biancorosse, il migliore in campo è Messori, seppure un plauso va fatto – al netto di alcune incertezze – al pacchetto difensivo, che aveva il difficile compito di sterilizzare il vetusto, ma sempre pericoloso Infantino.
Il Notaresco ha avuto le occasioni per pareggiare la gara, ma prima Di Giorgio su Infantino e poi l’errore del teramano Ciutti hanno spianato la vittoria ai biancorossi.
Una domenica che, Samb a parte, testimonia ancora una volta il valore medio delle formazioni in corsa. Siamo convinti che a Gennaio, quando si aprirà il mercato dei calciatori professionisti, inizierà un altro campionato. Il Teramo si è assicurato il centrocampista Angiulli e gli spifferi dicono che stia ancora battendo le piste del calciomercato. Obiettivi principali? Un difensore under, in cima alla lista.
GIGIRRIVA