Qualche settimana fa il Presidente Marsilio ha riproposto la riforma della legge elettorale abruzzese che prevede la soppressione dei collegi provinciali e la creazione di un unico collegio elettorale regionale. Ora l’Assessore Verì, durante l’ultima commissione Bilancio, annuncia la volontà politica di accorpare anche le Asl abruzzesi in un’unica azienda sanitaria regionale. E’ evidente che le due proposte di riforma vanno analizzate e lette insieme, non si possono tenere separate, in quanto evidenziano una strategia chiara da parte di questo governo regionale che intende, a nostro avviso, “centralizzare” il potere decisionale. Ed è per questo che noi teramani dobbiamo interrogarci sulle possibili ricadute di queste riforme per il nostro territorio. Dopo che la nostra provincia ha già perso il collegio elettorale parlamentare, dopo che la nostra Camera di Commercio è stata accorpata con quella dell’Aquila, ora si propone, in sintesi, anche la soppressione del collegio elettorale per le elezioni regionali e del governo sanitario sul territorio. Italia Viva non è mai contraria a priori, non ha mai pregiudizi, ma prima di cantierizzare la creazione della ASL unica l’Assessore Verì dovrebbe dimostrarci che produrrebbe davvero un miglioramento nei servizi, dovrebbe dimostrarci che migliorerebbe la pessima situazione creatasi con le lunghe liste d’attesa, dovrebbe dimostrarci che ridurrebbe la mobilità passiva ed il livello di perdite della sanità abruzzese, in definitiva che ci sia un beneficio per i cittadini. E a proposito di questo vogliamo ricordare il caso delle Marche, Regione a guida FDI, dove, a partire dal 2022, si è tornati indietro rispetto all’esperimento dell’Asur unica regionale, con la costituzione di cinque Aziende Sanitarie Territoriali. Tra l’altro la maggioranza regionale abruzzese avanza l’ipotesi di unificazione delle ASL dopo che non è stata nemmeno in grado di definire la localizzazione dell’ospedale di secondo livello, con tutte le specialità, che il piano di riordino della rete ospedaliera ha rinviato di tre anni, gettando in avanti la palla. Siamo curiosi, inoltre, di conoscere sulla proposta ASL unica, il pensiero del consigliere regionale Paolo Gatti, Presidente della V Commissione del Consiglio Regionale, organismo che si occupa di sanità, visto che ai tempi di D’Alfonso si schierò in maniera forte e decisa contro la fusione. Italia Viva, con queste premesse, reputa che la riforma della legge elettorale e della governance sanitaria potrebbero essere un’accoppiata pericolosa per la nostra provincia. Le esperienze passate, di cui alcune sopracitate, ci insegnano che alla fine i benefici sono stati sempre appannaggio di quei territori che hanno un peso economico maggiore, una densità di popolazione più alta e un peso politico più importante. Teramo, quindi, potrebbe diventare ancora di più territorio di periferia rispetto ai centri decisionali regionali.Elvezio Zunica - Presidente provinciale di Italia Viva