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Fumochina
“Quando l’arte si scontra con la burocrazia” è il titolo della lunga e interessante intervista che Paolo Pugliese su Fumo di China, una delle più importanti riviste italiane del mondo del fumetto, ha dedicato all’ “l’incredibile odissea di Carmine di Giandomenico in una lunga disputa di competenze e dilazioni con un nulla di fatto”. Quattro pagine di attenta cronistoria del “caso Goldrake a Piazza garibaldi”, una vicenda che, aldilà di ogni valutazione sull’opera, il Comune di Teramo non ha gestito bene, né dal punto di vista culturale, visto che di fatto non è mai stato aperto un vero confronto sulla realizzazione, né dal punto di vista umano, visto che non c’è mai stata chiarezza sugli intendimenti dell’Amministrazione, né per molti mesi una risposta definitiva. Solo una serie infinita di temporeggiamenti che hanno mortificato un’idea che meritava comunque una valutazione. E se il Comune non aveva alcuna intenzione di realizzarla, allora non doveva far altro che dire “no”, senza lasciare sempre tutti in sospeso. Nell’intervista, Carmine Di Giandomenico appare francamente deluso, e la sua ultima risposta lo spiega fin troppo bene: «Quali sono le tue considerazioni, dopo tutta questa vicenda? Ringrazio FdC per questo spaccato cronologico documentato della vicenda, ma io resto sempre autore di fumetti e i miei obiettivi sono e restano fissi nel voler raccontare storie disegnate che possano emozionare. La politica la lascio ai malati di selfie e persone prive di prospettive. Ci vediamo sulle pagine disegnate!»