Ipotermia: questa la causa della morte di Cristian Gualdi e Luca Perazzini, i due alpinisti rimasti bloccati nella Valle dell'Inferno domenica 22 dicembre mentre riscendevano il Gran Sasso. A determinarlo è stata la ricognizione cadaverica condotta dal medico legale Giuseppe Sciarra. Il magistrato ha già dato il nulla osta per la riconsegna delle salme alla famiglia che già oggi sabato 28 dicembre saranno riportati a casa, a Santacangelo di Romagna.
«Siamo sfiniti, siamo venuti qui per riconoscere i nostri morti dopo una settimana di tormento. Fateci piangere in pace». La signora Carmen parla dalla camera mortuaria di Teramo, dove hanno portato suo figlio Luca. Le famiglie dei due alpinisti di Santarcangelo sono strette nel dolore. Attorno alle due famiglie, accorse in Abruzzo appena è arrivata la notizia del ritrovamento, ieri si è stretta tutta la comunità del borgo in provincia di Rimini. Stasera ci sarà una fiaccolata nella frazione dove abitavano i due, San Vito. Gli amici più stretti non vogliono parlare. Il sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, che ieri mattina ha calato a mezz’asta le bandiere del Comune in segno di lutto e poi alla sera ha aperto il consiglio comunale con un minuto di silenzio e il ricordo delle due vittime. Una seduta iniziata «con la tristezza nel cuore», ha detto, per la scomparsa di «due figli di questa città, morti per un’incredibile serie di concomitanze avverse, mentre condividevano una stessa passione, l’amore per la montagna». Ci sarà anche il lutto cittadino.
I FUNERALI. Saranno celebrati il prossimo giovedì i funerali di Luca Perazzini e Cristian Gualdi i due alpinisti morti dopo essere rimasti bloccati sul vallone dell’Inferno sul Corno Grande del Gran Sasso. Le esequie saranno celebrate in due diversi momenti, che saranno resi noti nelle prossime ore: un funerale sarà celebrato nella parrocchia di San Vito, l’altro alla collegiata del paese. Lunedì alle 18 sarà organizzato in paese un momento di raccoglimento con il coinvolgimento della cittadinanza.