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ospedaleMazziniI carabinieri gli hanno messo il Gps nell' auto in modo da tracciare i suoi spostamenti e lo hanno seguito e fotografato per mesi, da luglio fino fino ad ottobre, raccogliendo prove schiaccianti. A finire nei guai è statto M.F., 42 anni, dirigente medico della Asl di Teramo che figurava al lavoro mentre si trovava altrove. Al medico, tra l'altro  la Asl, mesi prima, gli aveva anche rinnovato il contratto a termine per i risultati raggiunti. Ed in effetti aveva raggiunto un obiettivo, scrive oggi Il Messaggero Abruzzo: quello di stare in un altro posto nell'orario di lavoro aiutato da un amico: E.A. 65 anni, dipendente di una ditta esterna che fornisce servizi informatici alla stessa azienda sanitaria che timbrava per conto del medico quando lui era in viaggio. Un sistema collaudato, saltato dopo una segnalazione arrivata ai carabinieri della compagnia di Teramo che solo in questo modo sono riusciti a stanare i due furbetti, entrambi adesso indagati in concorso per truffa ai danni della Asl.

Secondo gli inquirenti, il medico avrebbe fatto viaggi di piacere e assenze non giustificate nei giorni in cui, invece, dalle timbrature del cartellino, doveva essere alla Asl. E per dimostrarlo i militari hanno messo il Gps nella sua auto in modo da tracciare i suoi spostamenti e lo hanno seguito e fotografato per mesi, da luglio ad ottobre raccogliendo prove dalle quali dovranno tentare di difendersi dopo che la Procura ha chiuso il fascicolo d'indagine. Vedremo come andrà.