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Cinquantotto telecamere verranno installate all'interno del cimitero di Cartecchio. E altre nuove tre telecamere compariranno nell'area di Carapollo. Il progetto della Teramo Ambiente ha incassato, nel pomeriggio, dopo una lunga riunione in sede, l'assenso delle rappresentanze sindacali accusate, un anno fa circa, di non aver voluto accettarne i requisiti. Le telecamere verranno installate a breve e il costo economico per la partecipata del Comune, alla luce dei numeri, si annuncia salato. L'azienda ha comunicato ai sindacati di non avere ancora i preventivi definitivi ma, stando quanto si è appreso, l'intenzione è quella di procedere al più presto per dotare il cimitero e Carapollo di un sistema di videosorveglianza. Il numero esorbitante di telecamere riguarda Cartecchio: ne verranno installate ben 58, una media di 4-5 telecamere per piano all'interno del nuovo padiglione, oltre a quelle che saranno posizionate in corrispondenza dei cancelli d'ingresso e in prossimità degli uffici amministrativi della TeAm. Obiettivo dell'operazione, la tutela del patrimonio aziendale minacciato da furti e atti vandalici e la tutela dei frequentatori del cimitero. Per quanto riguarda Carapollo, la TeAm andrà ad aggiungere altre tre telecamere alle cinque già attive. Ma i sindacati sono stati chiari e hanno raggiunto l'accordo con l'azienda: la volontà di visualizzare le registrazioni dovrà essere reciprocamente comunicata. Sindacati e azienda, infatti, stando all'accordo, avranno una password assegnata e prima di inserirla per poter visionare i filmati relativi a qualche episodio particolare (furto, atto vandalico, incidente...) dovranno comunicarselo a vicenda. In questo modo, si intende limitare il rischio che, ad esempio, l'azienda possa visionare le immagini per motivi diversi (controllo del personale). Alla riunione di oggi, seguita al sopralluogo fatto al cimitero nella tarda mattinata, hanno preso parte Massimo Di Carlo rsu e coordinatore provinciale del sindacato Fiadel, Antonio Matè e Christian Di Pietro (rsu Cgil), Orlando Quaranta (rsu Cisl) e Alfredo Di Berardino (rsu Uil). I rappresentanti sindacali già in passato, all'epoca dell'ad Troiano, erano stati interpellati ma solo a mezzo mail e senza alcuna chiara illustrazione dei dettagli del progetto di videosorveglianza. Un metodo all'epoca contestato dalle sigle sindacali ma che, adesso, è stato accantonato. L'accordo è arrivato dopo una lunga discussione chiarificatrice. Per installare le telecamere manca solo un ultimo indispensabile slancio di chiarezza: quanto costerà tutto questo alla TeAm? E ai teramani? sede team