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JudexTutto comincia con una telefonata, quella ricevuta, durante una riunione dei docenti, da una supplente di sostegno della scuola elementare della frazione di Mutignano a Pineto. Siamo nel 2010, la donna, Lusiana Rapone, ha 27anni, e per rispondere a quella chiamata va nel giardino della scuola, e si appoggia ad un muretto. È l’inizio dell’Odissea: il muretto cede, la donna cade in un terreno sottostante, un volo di due metri che provoca una frattura alla 12ª vertebra dorsale e una lesione midollare, causando quelli che l’Inps accerterà essere danni permanenti, una paralisi con gravissime difficoltà di deambulazione e un’invalidità dell’85% che la costringe alla sedia a rotelle. Il resto, è storia dj quindici anni di processi, penali e civili, che hanno portato all’accertamento delle responsabilità (LEGGI QUI). Anche a carico del dirigente della scuola, Gaetano Avolio. Come riferisce il Messaggero oggi in edicola, il preside sarebbe responsabile dell'omessa «predisposizione di tutte le misure e cautele atte a preservare l'integrità psicofisica dei lavoratori nel luogo di lavoro…». Dal punto di vista penale, la responsabilità è stata riconosciuta in primo grado ma prescritta in appello, dal punto di vista civile è stato riconosciuto alla donna un risarcimento da 780mil euro, del quale dovrà farsi carico il Miur, ma che in parte la Corte dei Conti ritiene che debba essere pagata dal dirigente stesso, tanto da far causa allo stesso Avolio per 270mila euro.