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GIÙ LE MANI DAL COMUNALE A distanza di quindici anni dalla battaglia che vide 5000 teramani firmare per salvaguardare il vecchio e glorioso stadio Comunale dal progetto di abbattimento e costruzione di un teatro, gli stessi politicanti, oggi sostenuti da sindaci della costa(!), tornano alla carica ipotizzando l’uso dello stesso per portarci la scuola Delfico oggetto di sequestro. E’ evidente che questa proposta non tiene conto di quello che per noi e per tutta la Teramo calcistica e non solo, rappresenta ancora oggi quell’impianto. Ed è altrettanto evidente che gli stessi figuri abbiano già dimenticato la sollevazione popolare che animò quei giorni. Se loro hanno la memoria corta e pensano che resteremo in silenzio si sbagliano di grosso! Siamo nuovamente pronti a scendere in piazza e a giocarci la libertà per difenderlo da questa speculazione del tutto politica. Ma questa volta non ci accontenteremo solo di salvarlo, oggi più che mai, esigiamo l’accelerazione del progetto di riqualificazione che ancora è ad un punto morto. Sia ben chiaro a tutti: noi siamo i primi a chiedere che la scuola Delfico resti in centro, ma siamo i primi a dire che non si può sacrificare un monumento calcistico come il vecchio e caro stadio Comunale per mancanze dovute a controlli e lavori mai svolti da chi era chiamato a farlo. A DIFESA DEL COMUNALE E DELLA NOSTRA CITTÀb18dce2d-f107-4a32-90ef-6cc8c256435d.jpegComunale_di_Teramo.jpg