×

Avviso

Non ci sono cétégorie

471184402_713764747691140_61847415575144660_n.jpg

Nella giornata di ieri si è svolto il secondo incontro in regione convocato dall’assessora Magnacca a
seguito della chiusura del pv Cisalfa a Teramo, che questa volta ha visto la presenza del centro
commerciale e l’assenza silente del Comune e della Provincia di Teramo, che sembrerebbero non più
interessati a salvaguardare dei posti di lavoro.
Come Filcams Cgil Teramo abbiamo ribadito le nostre richieste alla proprietà del centro commerciale,
ovvero sapere al più presto quale sarà la nuova azienda che occuperà gli ex locali Cisalfa per cercare di
ricollocare le 8 lavoratrici e lavoratori che proprio da ieri sono senza più un lavoro e per garantire quindi
una stabilità occupazionale all’interno di quel luogo di lavoro che vede occupate all’interno diverse
centinaia di lavoratori.
Alle nostre richieste il centro commerciale ha dichiarato per l’ennesima volta di non avere alcun obbligo
nei confronti di questi lavoratori e di non poter intervenire sulla scelta delle assunzioni del nuovo
acquirente. Aggiungendo anche di non aver alcun obbligo sociale nei confronti del territorio di Teramo,
considerazione secondo noi decisamente contrastante con il ruolo invece che questi grandi centri
commerciali svolgono nel territorio, a livello economico e sociale.
Grazie anche allo sforzo fatto dalla Regione nella persona dell’assessora Magnacca, siamo riusciti ad
ottenere come primo passo l’impegno da parte della proprietà di segnalare i curriculum delle lavoratrici
e dei lavoratori alla nuova azienda ed a tutte le aziende che oggi sono all’interno del centro.
L’assessora ha anche ribadito che appena si saprà il nome della nuova azienda, convocherà un tavolo per
discutere direttamente con loro sul mantenimento occupazionale delle otto lavoratrici e lavoratori.

Assenti Provincia e Comune e per il centro commerciale c'era il responsabile Italia: Mutti.

Il tutto è stato possibile grazie all'interessamento del Segretario della FILCAMS CGIL Teramo, Vincenzo Quaranta.