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Screenshot_2025-02-05_alle_07.03.16.pngE’ morto per recuperare un tablet. E’ morto, perché non voleva perdere tempo nel portare a termine il suo lavoro. Una morte assurda, quella di Giancarlo Ferretti, 66enne apprezzato geometra, incaricato di effettuare una serie di rilievi in una cava di Navelli. Un’operazione in fondo semplice: una persona a valle, con un puntatore, ed una in alto, con il tablet che fa da ricevente del segnale. Tutto è successo in un attimo, per non disturbare gli operai al lavoro, Ferretti e il suo collega avevano deciso di effettuare i rilievi durante la pausa pranzo, e tutto stava andando bene, fino a quando al geometra, originario di Montesilvano, non è caduto il tablet, finendo pochi metri pù in basso, su un gradone della cava. «Lo facciamo riprendere agli operai quando tornano» ha detto il collega a valle, ma Ferretti ha risposto che non c’era bisogno, l’avrebbe recuperato lui. Il resto, è cronaca di un volo di oltre venti metri, una tragica caduta che non ha lasciato scampo all’uomo, che avrebbe battuto violentemente la testa su una roccia. Quando sono arrivati i soccorsi, per lui non c’era più nulla da fare.