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PinucciaSe c’era una cosa del Comune di Teramo che funzionava, quella era il sito Internet. Era pratico, efficace, efficiente, semplice senza essere banale. Ed era, soprattutto, Made in Teramo, visto che era stato progettato e realizzato dalla Cykel di Giammaria De Paulis. Era… perché non lo è più. Da qualche giorno, infatti, è online il nuovo sito. Una specie di vetrinona rossa, che sembra più ispirato alle pagine web dello shopping online che a quelle di un ente istituzionale. Pare che si tratti di un prodotto pre-confezionato, simile a quello di una marea di altri comuni italiani, ovvero di tutti quelli che hanno deciso di partecipare ad un bando del Pnrr. Ci si chiederà se fosse necessario, visto che Teramo un sito già ce l’aveva… ma basta scoprire chi sia l’assessore competente, che evidentemente ha sostenuto la scelta di rifare una delle cose fatte bene: Pina Ciammariconi. La pentastellata, della quale fin dal giorno della nomina ci chiediamo quale sia il valore aggiunto politico e propositivo, ha lasciato il segno. È fin troppo intuibile il fatto che il “poter” partecipare ad un bando del Pnrr, non significa “dover” partecipare. Potevamo benissimo continuare a tenerci il sito Made in Teramo, invece che impelagarci in questo inutile e peggiorativo restyling. E c’è anche un’app, “Municipium” che si vanta di essere utilizzata da 1500 Comunj italiani… quindi vuol dire che gli altri 6500 hanno scelto di non usarla. L’abbiamo scaricata e, su Teramo, l’unica cosa che appare è questa: “Sarà online per alcuni giorni la nuova versione del sito ufficiale del Comune di Teramo. Si tratta di una edizione test, la cui pubblicazione (prima della ufficializzazione) si è resa necessaria per valutare operatività e funzionalità. Il sito sarà presentato dal Sindaco Gianguido D’Alberto e dall’assessore Pina Ciammariconi, lunedi 10 febbraio, giorno dal quale sarà pubblicata la versione ufficiale definitiva”. Ci sembrava strano che non ci fosse una bella inaugurazione ufficiale…