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Screenshot_2025-02-12_alle_06.53.33.pngE’ successo tutto in poche settimane. Il primo gatto l’hanno trovato appeso a testa in giù ad un cancello, con un filo di ferro legato in vita. Morto lentamente, soffrendo tantissimo come hanno stabilito i veterinari dell’istituto Zooprofilattico. Segno chi l’ha appeso a quel cancello non voleva solo che morisse, ma anche che il povero animale patisse sofferenze indicibii. Il secondo, l’hanno trovato in una busta, era morto da poco, ma chi l’ha ucciso s’era “divertito” a renderlo cieco, cavandogli gli occhi. Anche in questo caso, una morte preceduta da dolori terribili, anche perché la morte potrebbe essere sopraggiunta solo per soffocamento. Teatro di queste assurde violenze sui felini, è Raiano, comune aquilano di 2500 anime, tra i boschi della Valle Peligna, dove adesso tutti si chiedono chi possa essere il “mostro” che perseguita i gatti del paese e, soprattutto, che lo fa con tale ferocia. I Carabinieri hanno già aperto un fascicolo per maltrattamento di animali nei confronti di quello che appare sempre più uno squilibrato, visto che in paese si parla anche di analoghe torture su animali da cortile, nelle ultime settimane.