Il progetto “Living Gran Sasso” è un’importantissima iniziativa, che ha favorito la nascita di una rete di Comuni, tutti rientranti nell’area colpita dal terremoto e che stanno rinascendo anche strutturando iniziative di turismo sostenibile. Per saperne di più, Certastampa chiederà ai sindaci dei Comuni partecipanti quale sia il loro giudizio. Il primo cittadino intervistato oggi è Andrea Ianni Sindaco di Isola del Gran Sasso.
1.Buongiorno Sindaco, il suo comune partecipa al progetto “Living Gran Sasso”, quanto un’esperienza come questa è importante per le realtà locali
«Isola del G. Sasso d’Italia è parte di Unico ATS e partecipa al progetto “Living Gran Sasso”. Essere riusciti ad aggregare 22 Comuni tutti intorno al Gran Sasso è importantissimo soprattutto per far conoscere i nostri territori in un ambito ampio ed unito, questa è la potenza di Unico ATS».
2. Quali iniziative avete avviato nell’ambito del progetto?
«Oltre alla gestione del progetto in modo aggregato tramite il comune capofila Crognaleto, Isola del G. Sasso utilizzerà alcune somme messe a disposizione per collegare la scuola materna al centro tramite un marciapiede e consentire di raggiungere la scuola anche a piedi».
3. Che realtà è oggi quella del suo Comune?
«Isola del G. Sasso rimane il Comune più grande in termini di popolazione tra quelli sotto la catena del Gran Sasso. È il Comune in cui si trova il Santuario di San Gabriele e la chiesa di San Giovanni ad Insulam. È il Comune che è riuscito ad arrivare primo in Italia sul Bando Borghi linea B ed utilizzerà questo finanziamento per riportare in auge l’archivio storico, la memoria storica del territorio insieme ad una sentieristica che collegherà gli eremi e le frazioni al capoluogo. Faremo di tutto per rendere i nostri territori i più appetibili possibile ai turisti, limitando per quanto possibile lo spopolamento e la denatalità»