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antonetti biciclettaPer circa sessant’anni tutti i teramani hanno chiamato Via Po e Via de Gasperi “ lo stradone”.
Ma si sa, per questa Amministrazione tutto ciò che tende all’idea di grandezza, di ampiezza e
di importanza deve essere ridimensionato e rimpicciolito.
E così gli scienziati del tempo hanno fatto sì che lo “stradone” diventasse “ lo stradino”!
Con una scelta amministrativa scellerata, incomprensibile, costosa e dannosa hanno infatti
notevolmente ridotto la carreggiata che va da Piazza Garibaldi sino all’imbocco della
superstrada posizionando pericolosissimi e inguardabili cordoli di cemento per realizzare una
parte della ciclovia su un percorso altamente strategico per la mobilità e la viabilità teramana e
creando notevoli disagi, code di auto e rallentamenti.
Si, esatto si realizza una parte della ciclovia non, ad esempio, come continuazione del parco
fluviale ma sulla trafficatissima e strategica via Po…
Follia pura!
E così dopo aver “ucciso” il centro storico di Teramo questi splendidi amministratori e
innovatori suscitando l’incredulità, l’indignazione e la rabbia dell’intera comunità teramana
hanno deciso di …. completare l’opera e di “uccidere” anche le vie di ingresso della Città così
favorendo l’isolamento, l’abbandono e il definitivo svuotamento di Teramo. Complimenti.
Una domanda sorge a questo punto spontanea: ma perché realizzare questa scellerata opera:
- la cui fase progettuale presenta numerosi e gravi potenziali conflitti di interessi:
- che intralcia e ostacola il passaggio dei mezzi di soccorsi;
- che rende più difficoltosi sia l’ingresso che l’uscita dalla città;
- che è pericolosissima sia per le auto che per i potenziali ciclisti;
- su una strada con un altissimo tasso di inquinamento,
ecc…?;
Purtroppo in ordine a tale assurda e incomprensibile scelta amministrativa l’intera cittadinanza
non riesce a darsi spiegazioni logiche e coerenti con la conseguenza che, se a pensare male si
fa peccato ma qualche volta ci si azzecca …., più di una persona comincia ad avere il sospetto
che questa opera possa essere il frutto di attività illegittime meritevoli di seri approfondimenti
da parte delle competenti autorità.
Poiché io non voglio credere a niente di tutto ciò e confido ancora in un minimo di autocritica
e senso di responsabilità da parte dei “nostri eroi” gli CHIEDO DI RIMUOVERE
IMMEDIATAMENTE E PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI QUESTI ASSURDI E
PERICOLOSISSIMI CORDOLI per mettere fine a questa incredibile e grave vicenda e per
restituire ai teramani e a Teramo, con tanto di scuse, lo storico “stradone”.
Non c’è altra possibilità!
So benissimo però che, a dispetto di tutti i cittadini, del buon senso e della buona
amministrazione purtroppo non lo faranno e anche per questo dovranno essere ritenuti ancora
più responsabili delle inevitabili conseguenze!
Carlo Antonetti