L'Istituto d'Istruzione Superiore "Vincenzo Moretti" di Roseto ha tenuto una conferenza stampa presso la propria sede per rimarcare il boom d'iscrizioni al primo anno scolastico 2025-26. Il trend positivo ormai è da ricercare nell'ultimo quinquennio, con una crescita costante di studenti che dopo la Terza Media scelgono la Scuola Superiore “Vincenzo Mortetti” di Roseto. Si è passati da poco più di 180 iscritti dello scorso anno ai 207 attuali, con undici prime che si formeranno e con tutti i dieci indirizzi premiati dalle iscrizioni. Anche il nuovo corso della Moda di quattro anni è stato accolto con successo e questo permetterà di intensificare i percorsi quadriennali che passeranno a due: l'Afm Quadriennale e la Moda di Quattro anni. È un merito di tutte le componenti della scuola, che negli anni si sono impegnati a dare un volto nuovo all'Istituto, soprattutto sotto il profilo culturale. Anche il problema della carenza delle aule è stato risolto con l'Amministrazione Provinciale, dal momento che le cinque aule necessarie alle nuove richieste saranno pronte già a settembre 2025, almeno cosı si spera.
«Siamo molto contenti – dichiara la preside, prof.ssa Daniela Maranella – di questo andamento in positivo. È una tendenza degli ultimi quattro anni, che ci ha portato a una crescita di iscritti molto importante, al punto tale che nel prossimo anno scolastico sfioreremo le mille unità di studenti che frequentano il Moretti. Un grazie va a tutti coloro che negli anni hanno dato un concreto apporto al nostro sviluppo». Anche il prof. William Di Marco dell'Orientamento sottolinea: «La nostra è stata una politica che affonda le radici in un percorso voluto e meditato. Abbiamo cercato di far diventare la nostra scuola, oltre che di formazione, come tutte le realtà educative, anche un polo culturale, in cui si affrontassero diverse discipline, da quelle umanistiche a quelle storiche, da quelle linguistiche a quelle giuridiche, da quelle scientifiche a quelle tecniche. Ecco il perché dei numerosi incontri ed eventi che hanno nobilitato la nostra offerta formativa».
Eugenia Di Giandomenico