C'è una scritta, sulla rotonda di Porta Romana: "Benvenuti a Teramo", subito dietro... una piccola costruzione, che il tempo sta disintegrando. La "casetta" di Porta Romana (tra un po' scoprirete cos'era) ha appena perso il tetto, collassato per l'incuria e il disinteresse.
A denunciare il fatto, con un post sulla sua pagina facebook, l'ex assessore alla Cultura Gigi Ponziani, che scrive:
«Avevo segnalato qualche tempo fa lo stato di degrado in cui versava un piccolo ma significativo edificio sito all'imbocco di Circonvallazione Spalato, sul quale si è spesso favoleggiato, ma che non era altro che un belvedere di forma ovoidale costruito accanto all'altro poco distante ( e di struttura ottagonale) posto sulla stessa via. Edificato alla metà del XIX secolo durante il sindacato di Serafino Cerulli (1850-1852), esso guardava la sottostante vallata del Tordino e, a monte, i pianori della Madonna della Cona e in lontananza i Monti della Laga. Quasi in corrispondenza esiste ancora in basso la vecchia ( ma rinnovata nello stesso periodo) fontana di Porta Romana occultata dalla costruzione della nuova Strada viscerale degli Abruzzi che, dopo l'Unità, avrebbe unito Teramo con Penne capoluogo del Secondo Distretto della Provincia. Vulnerato un trentennio fa dalle sottostanti gallerie del Lotto Zero e poi dai successivi terremoti degli ultimi anni, il piccolo edificio ha subito il "naturale" transennamento, quindi, lasciato in completo abbandono, è progressivamente collassato. Già da tempo il tetto mostrava segni evidenti di cedimento: ora è crollato definitivamente implodendo su se stesso. Sono stato facile profeta ed è accaduto quanto paventato nel più assoluto silenzio e inerzia di Comune, Soprintendenza e di tanti che pure avrebbero potuto e dovuto preoccuparsi ( se solo avessero avuto gli occhi per vedere) per quanto stava accadendo. Così deperisce e crolla un elemento architettonico "minore", ma documento garbato di un'epoca e di un gusto estetico che i nostri antenati avevano pensato di edificare per abbellire e ingentilire, lungo la "passeggiata" occidentale, una città altrimenti povera di grandi monumenti e emergenze artistiche civili».
Benvenuti a Teramo