Si è svolta oggi a Teramo la XXX edizione del Premio per la Legalità e l’impegno sociale “Livatino, Saetta, Costa”. Il Premio, nato il 20 dicembre del 1994 per volere dei genitori del giudice Rosario Livatino, Vincenzo e Rosalia Corbo, con la diretta collaborazione di Attilio Cavallaro, si pone l’obiettivo di promuovere non solo la memoria dei tre magistrati, ma anche e soprattutto di diffondere, attraverso il loro ricordo, i valori della giustizia e dell'impegno sociale.
Il Premio, riservato a personalità delle Istituzioni dello Stato, della Cultura, del mondo dello Sport e dello Spettacolo, oltre che a cittadini meritevoli, che si sono contraddistinti per il loro impegno sociale, culturale e per il loro alto senso di legalità, mostrando doti morali e alto senso del dovere, sia, in modo esplicito, nella diretta lotta alla mafia, sia in senso implicito, nella propria azione quotidiana e nell’espressione dell'alto senso di responsabilità e di moralità, ha visto insignite nel corso degli anni personalità di grande spessore tra le quali, solo per citarne alcune: Don Luigi Ciotti, Don Maurizio Patriciello, Mons. Giuseppe D’Alonzo, Mons. Ersilio Tonini, Mons. Loris Francesco Capovilla, l’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, l’ex procuratrice capo del Tribunale penale internazionale dell’Aia Carla Del Ponte.
Quest’anno arriva per la prima volta in Abruzzo, a distanza di pochi giorni dalla giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, dopo essersi svolto in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Umbria.
Tra gli organizzatori abbiamo sentito: Peppe Di Vita e Gabriella Galanti.
ECCO I PREMIATI:
Emilio Alessandrini ALLA MEMORIA - magistrato
(Penne 30 agosto 1942 – Milano 29 gennaio 1979) è stato un magistrato che, nella Milano degli anni ’70 dopo lastrage di Piazza Fontana, si è occupato di eversione, tentando di comprenderne le radici e le motivazioni non solodal punto di vista giudiziario, ma anche e soprattutto da quello sociale. La sua attività scrupolosa e il suo alacreimpegno finirono per attirare l'attenzione del gruppo eversivo Prima Linea, che identificò in lui il bersaglio in grado,per impegno culturale e capacità professionale, di individuare le menti direttive e le finalità dei gruppi terroristici.La mattina del 29 gennaio 1979 a Milano cinque persone attesero il magistrato all'incrocio tra viale Umbria e viaMuratori, dove transitava abitualmente dopo aver accompagnato il figlio Marco a scuola; fu raggiunto da ottocolpi di pistola e morì immediatamente a soli 36 anni. Duecentomila persone parteciparono ai funerali. Ilgiornalista Walter Tobagi, che poi sarebbe stato a sua volta ucciso da terroristi di sinistra, scrisse: "Alessandrini èil prototipo del magistrato di cui tutti si possono fidare, che non combina sciocchezze, [...] era un personaggiosimbolo, rappresentava quella fascia di giudici progressisti ma intransigenti, né falchi chiacchieroni né colombearrendevoli" (Corriere della sera, 30 gennaio 1979).
David Mancini, magistrato
(Roma 27 aprile 1967) fino al 2009 è stato Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Teramo, dove ha coordinatole indagini di diversi gruppi di lavoro, dal 2010 al 2020 è stato Sostituto Procuratore presso la Procura DistrettualeAntimafia di L’Aquila dove ha coordinato numerose indagini in tema di contrasto alle infiltrazioni mafiose nelleattività di ricostruzione post-sisma e nelle attività economiche legali ed importanti indagini in materia diprevenzione e contrasto al terrorismo ed all’eversione. Sin dall’inizio dell’attività in magistratura ha seguito edapprofondito tematiche di contrasto al crimine organizzato, ai fenomeni di favoreggiamento dell’immigrazioneirregolare e di tratta di esseri umani, di cui è esperto a livello nazionale ed internazionale, realizzando le primelinee guida in tema di contrasto alla tratta ed identificazione, assistenza e protezione delle vittime. Attualmentericopre l’incarico di procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila.
Marcello Viola - magistrato
(Cammarata 1957) è entrato in magistratura nel 1981 ed ha iniziato la propria carriera presso l’Ufficio istruzionedel Tribunale di Palermo, dov’è stato affidato per il tirocinio al giudice Rocco Chinnici, il padre del pool antimafia,ucciso nel luglio 1983. In seguito è stato tra l’altro Pubblico Ministero a Palermo, procuratore capo a Trapani egiudice istruttore in Sardegna, fino ad approdare, nel 2016, alla procura generale di Firenze. Dall'aprile del 2022 èstato nominato dal CSM, capo della Procura della Repubblica di Milano. Ha sempre puntato la propria attenzionealla lotta alla mafia e alle sue infiltrazioni, infatti, a Milano indaga sulle infiltrazioni neofasciste e della 'ndranghetanella Curva sud del Milan.
Elvira Cipriano - ufficiale dei carabinieri
(Genova 2 agosto 1995) da giovane già appassionata del mondo forense, ha frequentato il tirocinio magistrale neilaboratori del RIS di Roma per l’ottimizzazione di un metodo estrattivo delle sostanze esplosive da matricibiologiche complesse. All’età di 24 anni consegue con lode la Laurea Magistrale in Chimica Analitica all’Università“La Sapienza” di Roma. Nel 2022 è Ufficiale nell’Arma dei Carabinieri, nel Ruolo Tecnico, e trasferita in primadestinazione al Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari, nell’ambito della Sezione “Chimica, Esplosivi eInfiammabili”. Dà subito prova della sua alta professionalità, il 16 agosto 2024, salvando, fuori servizio, unadonna, ferita e maltrattata dal proprio compagno estremamente violento. Per tal atto riceve un EncomioSolenne.
CHIESA
Domenico Luvarà - sacerdote
(1975) salesiano di Don Bosco attualmente vive e lavora a Palermo nella casa salesiana “Santa Chiara”, nel cuoredel popolare quartiere Albergheria e del mercato storico di Ballarò, frontiera avanzata della missione salesiana inSicilia e quartiere con gravi carenze socio-economiche.Gode dell’esperienza trentennale come Animatore di gruppi formativi ed Educatore in equipe per realizzareprogetti sportivi, ricreativi, culturali a favore di adolescenti e giovani in ambienti popolari, in contesti scolastici ein centri giovanili di Catania, Palermo e Messina.Da circa cinque anni, a Palermo “S. Chiara”, invece, fronteggia i problemi connessi ai migranti, alla povertà, all’usodella droga fra i giovani, alla disoccupazione e all’abbandono scolastico e svolge attivitàdiprevenzione.Crede nel cambiamento dal basso e collabora con le scuole e le associazioni culturali e religiose del territorio percreare sinergie fra le parti sane del quartiere e per riscattare i luoghi considerati marginali: le periferie.
Daniele Raciti – sacerdote(Giarre 21 ottobre 1982)
ordinato sacerdote nel 2009 a Giarre dall’Arcivescovo di Acireale, ha approfondito i suoistudi di teologia, teologia morale, bioetica e sul matrimonio e famiglia, è stato direttore della Scuola Teologica diBase “S. Antonio di Padova” in S. Antonino di Mascali e della Scuola Teologica di Base “S. Agostino” di Acireale,attualmente è parroco della parrocchia “Maria SS. del Carmelo” e “S. Giuseppe” di Riposto e collabora pressol’Ufficio amministrativo della curia arcivescovile. Si è sempre battuto contro lo strapotere sociale e culturale dellamafia, che meglio si sviluppa là dove è presente l’ignoranza e l’indifferenza. Affronta quotidianamente, con caritàcristiana, le molteplici minacce e atteggiamenti mafiosi che ostacolano la pastorale e la pace nelle Comunità. Tra le sue opere spicca“Casa Stella Maris – casa parrocchiale” per dare a tutti una accoglienza (non solo a coloro economicamente poveri,ma a tutte le “povertà” umane del quartiere) e ha dedicato una stanza, di questa casa, a Rosario Angelo Livatinoper lanciare un importante messaggio al paese. L’anno scorso don Daniele ha avuto la possibilità di accogliere lereliquie del Beato Rosario Angelo Livatino e organizzato una processione tra le due parrocchie attraversando ilcuore della Città di Riposto insieme a numerosi giovani che gridavano con forza “no alla mafia”.
PREMIO SPECIALE
Antonio Ingroia - avvocato (ex magistrato)
Già Procuratore Antimafia, ha lavorato con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ed è stato componente, tra il 1992ed il 2012, del pool antimafia di Palermo. Nel 2012 è stato Capo del Dipartimento Investigazioni della CICIG –Nazioni Unite, Ente di investigazione sovranazionale contro la criminalità organizzata, operante in AmericaCentrale (Guatemala). Dal 2012 al 2013 è stato Procuratore Aggiunto della Procura Distrettuale Antimafia diPalermo. Si è occupato di numerosi procedimenti penali di speciale delicatezza in varie materie, soprattutto dimafia, omicidi, estorsione, corruzione, riciclaggio, traffico di droga, anche internazionale, rapine ed estorsioni,gestite da locali organizzazioni criminali, e di vari reati contro la pubblica amministrazione, in alcuni casicoinvolgenti pubblici amministratori locali per gravi reati. Sono sue, assieme ad altri colleghi, le più importantiindagini di mafia e politica, e per ultimo del processo trattativa stato-mafia ed ha fatto parte di numerosecommissioni ministeriale di studio e di riforma della giustizia. Oggi è avvocato e dal 2013 è il Direttore dello StudioLegale Ingroia, con sedi a Roma, Palermo e Milano.
PREMIO SPECIALE per le sue pubblicazioni in specie per il suo libro “Le Trattative”, in cui in modo attento,scrupoloso e documentato, traccia la storia della mafia e delle infiltrazioni nelle istituzioni, evidenziando conscrupolo che lo Stato non è la mafia e che necessità maggiore senso critico da parte dei giovani.
Forse la verità assoluta non riusciremo mai a conoscerla veramente, ma la curiosità di andare a leggere le carte che servono a capire la realtà in cui si vive, non è soltanto un diritto riconosciuto dalla democrazia, ma un dovere di chi sceglie di fare informazione.
GIORNALISTI
Paolo Mastri - giornalista
(L’Aquila1962) giornalista, scrittore, autore e conduttore di programmi televisivi e radiofonici, è caposervizio dellaredazione di Pescara de “Il Messaggero”. Da oltre trent’anni si occupa dei principali fatti della cronaca giudiziaria,economica e politica dell’Abruzzo. Per “Il Messaggero” ha firmato inchieste sugli intrecci tra politica e affari e sugliinteressi della grande criminalità, dal narcotraffico all’ecobusiness, al riciclaggio di denaro nell’economia pulita.Ha collaborato con “La Stampa” e la Rai. Ha pubblicato 3.32 L’AQUILA – Gli allarmi inascoltati e Il Quinto Abruzzo,per i quali ha raccolto riconoscimenti ai Premi Majella, Histonium, Lamerica, Nassiriya, Città di Cattolica, GiuseppeGiusti e il romanzo Tutto così in fretta. Ha ricevuto inoltre il Premio giornalistico Polidoro e il Premio Monte Strega. Da collega, auguro a chiunque scelga di fare questo lavoro, di poter percorrere quarant’anni di professione con la stessa capacità di interpretare realtà ed eventi e con lo stesso amore.
FAMILIARI VITTIME DI MAFIA
Carmen Bertuccio - amministrativa presso la Polizia di Stato
figlia di Antonio Bertuccio, assassinato a Cittanova (RC) nell’1986. Da quel momento, appena dodicenne, la suavita ha intrapreso un percorso personale, lavorativo ed associativo che persegueun solo obiettivo, quello dimigliorare il livello della legalità e della giustizia nel proprio territorio, afflitto da decenni dal sottosviluppo edall’oppressione della ‘Ndrangheta. Nel 2007 ha fondato, insieme ad altri familiari di Vittime di mafia,l’associazione “PIANA LIBERA”, che ha lo scopo di aiutare i familiari vittime di mafia ad affrontare il dolore ed a portarealto il nome del proprio congiunto. Dal 2020, è referente regione della Calabria per il “CELM” (Comitato EuropeoLegalità e Memoria) e nell’Ottobre del 2024 è stata premiata dall’associazione “DODÒ GABRIELE”, in occasionedella XV Edizione della Giornata della Legalità. In un ambiente ricco di omertà cerca di essere punto di riferimentoper la diffusione della legalità e della memoria.
Francesco Paolo Nuccio - familiare vittima di mafia
(Palermo 01/10/1948) è figlio del Maresciallo Artificiere dell’Esercito Italiano, Pasquale Nuccio, ucciso della mafia,all’età di soli 47 anni, a Palermo, nella terribile “strage di Ciaculli” del 30 giugno 1963. Nella Strage di Ciacullipersero la vita altri 6 appartenenti alle Forze dell’Ordine. Da questo episodio il Parlamento Nazionale fu costrettoad istituire la Commissione Nazionale Antimafia. Negli anni successivi alla Strage di Ciaculli, Francesco Paolo si èimpegnato fortemente, nelle scuole, nelle associazioni ed enti, per onorare la figura del padre e di tutti i cadutidelle varie stragi, che hanno martorizzato la nostra Italia, con la precisa finalità di diffondere il più possibile lospirito e la cultura antimafia e della legalità. Nel 2008 è cofondatore dell’AIFAM una delle prime associazioniantimafia, con soli familiari di vittime di mafia, nate nel territorio nazionale, e nel 2018 è cofondatore, conrappresentanti della società civile ed altri familiari di vittime della mafia, il CELM (Comitato Europeo per la Legalitàe la Memoria) che nasce dall’esigenza di recuperare e promuovere il valore della Memoria.
SCUOLA E UNIVERSITÀ
Pierpaolo Pellegrino - dirigente scolastico
(Lecce il 20/12/1966) dirigente scolastico dal 2012, ha, dapprima, insegnato matematica e fisica nel sassarese e aPerugia, con impegno ed attenzione alla crescita umana e culturale delle giovani generazioni. Da dirigente hacanalizzato il proprio lavoro su temi importanti come l’inclusione, la solidarietà e l’ascolto, tenendo sempre unocchio puntato sugli studenti più bisognosi, sia da un punto di vista fisico, che sociale. Ha da sempre valorizzato ilruolo dell’IRC, spesso nella scuola sminuito, rendendolo coprotagonista dell’ambito disciplinare linguisticoespressivo, attraverso progetti tematici ben finalizzati. È molto attento alla promozione della cultura della legalità,sia tra i docenti che tra i discenti che vivono quotidianamente in un ambiente che si muove secondo regolecondivise, che partono dai principi costituzionali e dagli ordinamenti che dalla costituzione stessa derivano. Ha promosso iniziative importanti che hanno coinvolto sia le istituzioni locali, che gli alunni e i loro genitori,tanto che, una studentessa di nove anni, il 4 marzo 2024, è stata insignita, a Foligno, del XXIX Premio “Livatino,Saetta, Costa”.
Mara Fioretti - insegnante
(Perugia 02/04/70) docente di religione cattolica presso il Circolo Didattico di Corciano, ha sempre tenuto a cuorela sana crescita dei bambini, oggi nativi digitali, improntata ai valori della solidarietà e dell’ascolto, tanto dasperimentare metodiche didattiche, come quella “A scuola senza libri di testo”, ponendo lo studente al centro delprocesso di apprendimento e mettendo in atto, col proprio lavoro, una didattica per competenze, di tipolaboratoriale, utilizzando strumenti didattici finalizzati allo scopo, soprattutto per far maturare nelle nuovegenerazioni il senso di autonomia e di maggior spirito critico. Da alcuni anni tratta tematiche relative alla legalità,promuovendo, con altre colleghe, progetti relativi alla lotta alla mafia, coinvolgendotestimoni diretti ed indiretti, che hanno aperto la strada ad una proficua collaborazione.
Tania Guidubaldi - insegnante
docente di religione, ha sempre cercato di approfondire i temi dell’etica e dell’arte. Costante è stato il suoimpegno nella comunità diocesana (Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino/ Perugia-Città della Pieve) e parrocchialecome catechista dei bambini e degli adulti (in particolare nel cammino di iniziazione cristiana) e operatrice dellaCaritas parrocchiale. È referente del progetto” Educazione alla Pace e alla Solidarietà”, attraverso il quale, ha svoltoiniziative interdisciplinari per educare alla cittadinanza attiva. Il 3 giugno 2024, è stata organizzatrice dell’evento“Dai personaggi alle persone: storie di responsabilità e impegno”, volto alla promozione della legalità fin dallascuola primaria. Ispirata da p. Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993, cerca di incarnare, nella sua vita, il valoredell’accoglienza senza chiedersi chi ne è il destinatario e portare un sorriso di quella Speranza per il futuro,ancorata nell’Amore profondo per l’uomo, soprattutto per quello che è in condizione di sofferenza e marginalità.
Daniele Schito - studente universitario e scrittore
(Bari 2003) fin da giovane ha coltivato una profonda passione per il diritto e per la lotta alla mafia, temi chehanno segnato il suo percorso personale e universitario, presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università delSalento. Nel luglio 2023 ha pubblicato "Colpi Silenziosi", un’opera di grande impatto emotivo che indaga e raccontale storie di giovani vittime della mafia. Dal 2024 fa parte dell’associazione universitaria "Diritti per ScienzeGiuridiche", dimostrando un impegno attivo nella vita accademica. A marzo 2023 ottiene un seggio nel ConsiglioDidattico di Giurisprudenza e un seggio nel Consiglio di Dipartimento di Scienze Giuridiche. Realizza, ad agosto2023, un murales nella biblioteca del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università, dedicato ai magistratiFrancesca Morvillo, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.È in procinto di organizzare il festival della legalità in Puglia, previsto l’anno in corso.
Marisa Scivoletto - insegnante
(Modica) insegna religione ed è componente della segreteria nazionale dello SNADIR (Sindacato Nazionale DegliInsegnanti Di Religione) ha dedicato la sua carriera alla promozione della legalità, dell'inclusione sociale e dellacultura civica tra le nuove generazioni ed alla solidarietà. È presidente dell’ADIERRE (Associazione per a Ricerca ela Formazione), associazione che si occupa di formazione scientifica e culturale dei docenti. Appartenenteall’associazione guide e scout cattolici italiani (Agesci), è stata attivamente coinvolta in iniziative volte asensibilizzare i giovani sui temi della legalità e della giustizia sociale, organizzando seminari, laboratori econferenze che hanno riscosso grande partecipazione. È sempre stataimpegnata nel sociale in modo fattivo, per la promozione integrale della persona umana e della sua dignità.
SOCIETÀ CIVILE
Luciana Del Grande
Volontaria in ambito ambientale, opera per la tutela del territorio e per la promozione di uno stile di vita ecosostenibile, per il pieno rispetto dell’uomo e del suo ambiente. È la fondatrice e presidente dell’associazione “Rifiuti Zero Abruzzo” e dal 2024 ricopre anche la carica di presidente della Conferenza Provinciale dell'Ambiente di Teramo, portando avanti le istanze del territorio. Con la sua dedizione e capacità di coinvolgere la comunità in iniziative concrete, si impegna a diffondere la consapevolezza ecologica attraverso progetti che promuovono il riuso, la riduzione dei rifiuti e la protezione dell’ambiente, con un’attenzione particolare rivolta alle scuole, agli enti e alle istituzioni. Il suo lavoro verte alla creazione di un sistema ambiente consono ai valori sociali e culturali del territorio, con un’attenzione particolare al futuro delle giovani generazioni. Da sempre attenta alla cultura e alla comunità, conduce con passione rassegne letterarie locali, creando momenti di condivisione e crescita collettiva.
Francesco Mazzola - medico
(Palermo 05/10/1060) da sempre ha vissuto il suo lavoro con amorevolezza, professionalità e servizio, donando il proprio tempo a chi ne aveva bisogno. Ha posto da subito la propria attenzione alle patologie ed alla chirurgia della mano, in Italia non sempre ben valutata e sostenuta, apportando grande innovazione in questo campo. Ha approfondito i suoi studi di microchirurgia e di chirurgia della mano presso l’Università degli Studi di Bordeaux. Attualmente ricoprire il ruolo di direttore di UOSD di Chirurgia Plastica c/o l’ospedale Villa Sofia-Cervello. Si è speso alla promozione di una cultura della “mano”, più vicina alla gente. Famoso, oltre che innovativo, l’intervento su un fornaio, a cui erano saltati il secondo ed il terzo dito, della mano che grazie a una delicata ricostruzione ha potuto continuare a lavorare. Nel 2012 ha partecipato ad una “Missione umanitaria in Bangladesh (Mymensingh)”, in team organizzato dalla Onlus “Sorriso nel mondo”.
Marco Paoli – avvocato
avvocato di professione, ma con il piglio di chi anela alla verità e alla giustizia, che da sempre ricerca nel suo lavoro, districandosi nel ginepraio di codici e sentenze, mettendo al centro il valore della persona, più di ogni altra cosa. Laureato in Giurisprudenza a Perugia con il massimo dei voti, ben presto si iscrive all’ordine con lode nel novembre 2000, ha anche studiato Notariato a Napoli. È Presidente dell’Organismo di Vigilanza istituto presso la società aeronautica OMA Tonti S.p.a., nonché ricopre il ruolo di componente dell’Organismo di Vigilanza monocratico, istituito presso la società Thema Energia S.r.l., e della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Dall’anno 2015 svolge attività di consulenza e patrocinio giudiziale in favore dei docenti iscritti allo SNADIR (Sindacato Nazionale Degli Insegnanti Di Religione) al fine di tutelare e far valere i diritti degli insegnanti di religione, portando avanti un lavoro di salvaguardia dei diritti dei lavoratori e di legalità.
Angelo Rella - medico
(Merano 09/06/1974) medico psichiatra, dal 2012 presso il Centro Salute Mentale di Foligno, del quale, dal 2018, ne è il responsabile, nel 2022 è divenuto responsabile anche del Centro Salute Mentale di Spoleto Valnerina. Ha lavorato come Dirigente Medico Psichiatra presso la Casa di Reclusione di Spoleto, mostrando, in un ambiente in cui la salute mentale è l’elemento chiave dei problemi carcerari, un approccio prudente ed equilibrato, sempre orientato al bene fisico e mentale della persona, al di là del proprio stato umano e sociale, occupandosi anche del loro reinserimento sociale. Ha sempre svolto la propria attività medica con professionalità, scrupolo ed abnegazione, dedicando la propria attenzione ai bisogni e all’accoglienza della persona, basando il proprio approccio medico sulla fiducia, sull'onestà e sull'impegno nel processo di cura, non solo in ambito clinico, ma anche e soprattutto umano.
CINEMA
Pasquale Scimeca - regista
(Aliminusa 01/02/1956) nel 1992 lascia l'insegnamento per dedicarsi all'attività cinematografica. Si è sempre interessato di tematiche sociali, legate alla valorizzazione del patrimonio siciliano ed è sempre stato attento ai temi dell’antimafia. Nel 1993 dirige il primo film in 35 mm “Il giorno di San Sebastiano”, presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Vetrina del Cinema Italiano. Il film vince il Globo d'oro della stampa estera come Migliore opera prima. Tra il 1994 e il 1995 realizza i documentari: “Nella tana del lupo”, che ottiene la menzione speciale alla 3ª Rassegna del documentario Premio Libero Bizzarri di San Benedetto del Tronto, “L'altra Sicilia e Paolo Borsellino”. Nel 2000 Placido Rizzotto è presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Cinema del presente, racconta la storia del sindacalista di Corleone Placido Rizzotto, ucciso dalla mafia. Il film è stato presentato al Toronto International Film Festival. Ottiene numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio Fedic al Festival di Venezia. Nel 2024 dirige il film “Il giudice ed il Boss”, che tratta la storia del giudice Cesare terranova e del maresciallo di Polizia Lenin Mancuso, uccisi dalla mafia.