“Io non sono come te, io sono arabo”. Sono due ragazzi, all’apparenza minorenni, quelli che hanno girato un video che sta diventando virale. Lo pubblichiamo modificandolo, per non renderli riconoscibili. Sono a Teramo, e lo dicono, e dicono anche (sembra) che la loro famiglia è italiana, ma poi aggiungono "non sono come te, io sono arabo” e di “cercare la donna”, con un fare un po’ strafottente. Certo, l’età gioca il suo ruolo, sono giovani e vivono l’età degli eccessi verbali che, purché restino verbali, non sono degni di preoccupazione. Il ragazzo è egiziano, dopo la frase "io non sono come te" dice: "io sono -aarbaui-" che significherebbe io sono per le arabe, probabilmente si riferisce alle donne. L'espressione è un pezzo di una canzone egiziana che gira sui social. Quello che dice dopo sembra una espressione colloquiale sempre egiziana che potrebbe significare "fermati, calmati". Certo, quel “io non sono come te” segna anche una rivendicazione che stride con tutte le belle intenzioni sull’integrazione che ogni giorno sollecitano il nostro civismo, così come il saluto finale, un “vaffa…” a quattro mani, scolpito col dito medio.