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Screenshot_2025-03-31_alle_04.35.23.pngE' stata una banda di cinque rapinatori armati a seminare il terrore in una villa isolata a Martinsicuro, in via del Semaforo, in contrada Civita, dove il noto armatore di Italfish, Federico Crescenzi, sua moglie, i due figli adolescenti e due amici dei ragazzi sono stati sequestrati e minacciati. Il bottino della rapina, avvenuta sabato sera, ammonta a circa 200mila euro, oltre a tre pistole legalmente detenute dalla vittima. Fortunatamente, nonostante la violenza psicologica subita, nessuno ha riportato ferite. L' imprenditore marittimo ha una flotta di pesca d'altura operante nell'Oceano Atlantico e che ha base al porto di Dakar, in Senegal. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la banda, una volta all'interno, avrebbe prima sorpreso e immobilizzato i tre ragazzi, che si trovavano nella tavernetta del piano interrato, per poi salire al piano superiore, dove hanno sequestrato i genitori che stavano dormendo e il figlio di 14 anni, portandoli nella tavernetta e legandoli con delle fascette di plastica. Sotto minaccia, Federico Crescenzi è stato costretto a consegnare le chiavi della cassaforte che hanno poi svuotata, dentro c'era oro, contanti e tre pistole regolarmente detenute.  Poi sono fuggiti e sollo dopo una mezz'ora uno dei figli si è riuscito a slegare e a chiamare i carabinieri. Della banda, cercata ovunque non ci sono tracce ma i carabinieri di Alba e Teramo sono a lavoro per cercare di dare una svolta a questa brutta storia che ha lasciato senza parole tutta la provincia di Teramo. "E'  stato un incubo",  ha dichiarato ai giornalisti l'armatore Crescenzi.

Questa è un’altra rapina choc dopo quella di qualche anno fa a villa De Cecco, a Montesilvano e quella ai danni della famiglia Di Stefano, imprenditori del Maglificio Gran Sasso.

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