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Il commissario liquidatore della Gran Sasso Teramano…. passa da uno a trino. Al posto di Gabriele Di Natale, che si è dimesso, sono stati nominati oggi Piergiorgio Passerini (presidente in quota Camillo D’Angelo, Giorgio D’Ignazio (in quota Dino Pepe) e Valerio Ferro (in quota Comune di Pietracamela). E’ questa la decisione assunta oggi dall’assemblea dei soci, con votazione all’unanimità (astenuta la Camera di Commercio, perché non aveva avuto modo di concordare la nomina), che ha anche nominato i nuovi revisori dei conti: Lorenzo De Luca, Emidio Di Mattia e Tino Broccolini. Compito della nuova governance, è quello di risolvere una volta per tutte la querelle con il gestore Finori e poi chiudere la liquidazione - come ha chiesto il sindaco di Pietracamela, Villani - entro 6 massimo 8 mesi. Il Presidente della Provincia Camillo D’Angelo si è detto convinto della riapertura degli impianti quest’estate, così come ha ribadito l’intenzione di aprire una nuova strada che unisca finalmente i Prati all’Autostrada A 24. 

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I tre nuovi commissari non incideranno sul bilancio, in termini di costi diretti, visto che in tre si divideranno il compenso previsto per il commissario, ovvero 25mila euro l’anno (anche se l’ex Di Natale sottolinea di non averli percepiti per anni), ma la loro nomina si apre anche ad una serie di letture, anche politiche, a cominciare proprio dalla nomina del presidente, quel Piergiorgio Passerini, già consigliere comunale del Gianguido I, poi ricandidato nella lista di Teramo Vive con Valdo Di Bonaventura e ora, evidentemente, vicino a “In Comune per Te”, la lista di D’Angelo che vanta anche due assessori (Graziella Cordone e Mimmo Sbraccia) oltre a tre consiglieri. Per Giorgio D’Ignazio (già assessore a Teramo col Centrodestra e poi passato al Centrosinistra diventando assessore regionale con D’Alfonso) è un ritorno, mentre Valerio Ferro, segretario dell’Asbuc è certo a conoscenza dei fatti della montagna teramana.