UCCISO DAL FRATELLO CON UN COLPO AL CUORE. OGGI L'AUTOPSIA
Giuseppe Ciabattoni, il 49enne di Bellante morto sabato pomeriggio durante una battuta di caccia al cinghiale, è stato ucciso da un colpo dritto al cuore. Il fratello Alessandro, dal cui fucile è partito il colpo, è sott'inchiesta per omicidio colposo. Ma la procura di Teramo, pm Greta Aloisi, insieme agli investigatori, non sembra avere dubbi sulla natura accidentale della tragedia. Quel colpo che ha colpito e ucciso Ciabattoni è partito erroneamente: con ogni probabilità Alessandro, di un anno più grande della vittima, ha premuto il grilletto in direzione del fratello solo perchè credeva si trattasse di un cinghiale. Stando alla ricognizione cadaverica eseguita dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra, la traiettoria del colpo va dall'alto verso il basso a testimonianza che la vittima potesse essere magari accovacciato tra le sterpaglie e mentre stava per rialzarsi potrebbe essere stato centrato dalla fucilata del fratello che lo avrebbe scambiato per l'animale. L'esame ha evidenziato un foro di entrata all'altezza dell'emitorace sinistro. Il proiettile è rimasto nel cuore, visto che non c'è foro di uscita. Una volta colpito poi Ciabattoni è precipitato in un fosso: anche per questo il recupero della salma, sabato pomeriggio, è risultato difficoltoso per i Vigili del Fuoco. Un medico verricellato dall'eliambulanza del 118 di Pescara ha constatato il decesso e solo dopo sono partite le operazioni di recupero durate circa un paio d'ore. La salma di Giuseppe Ciabattoni si trova presso l'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo. Operaio, 49 anni, residente a Bellante, lascia la moglie e i tre giovanissimi figli. La drammatica battuta di caccia al cinghiale ha fatto riprecipitare la famiglia Ciabattoni nello sconforto più assoluto. Il padre di Alessandro e Giuseppe, Mario Ciabattoni, è stato condannato in appello a 13 anni per l'omicidio della vicina di casa Felicia Mateo: la uccise con una fucilata alle spalle sotto gli occhi delle due figlie adolescenti. Intanto in un post su Facebook uno dei figli della vittima ricorda Giuseppe Ciabattoni con diverse foto e lo saluta con un «Sei andato via facendo la cosa che amavi di più». Una passione per la caccia, quella dei fratelli Ciabattoni, condivisa appunto col padre Mario, l’ex idraulico 74enne di Bellante che oggi si trova agli arresti domiciliari. L'autopsia verrà eseguita nel primo pomeriggio al Mazzini.