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Screenshot_2025-04-10_alle_06.16.25.pngUna sera come tante, ma diversa da tutte. Sono le 19,30, la stazione Cadorna, della metropolitana M2 di Milano è un porto di mare: gente che va e gente e che viene, il rito quotidiano della città che si rinnova senza sosta, quando all’improvviso compare un uomo di colore, nudo, con un bastone in mano. E’ chiaramente alterato: tutti sanno che in questi casi, la cosa migliore da fare è evitare il contatto, anche visivo. Lo sa anche una ragazza abruzzese di 24 anni, che a Milano sta cercando di costruirsi un futuro. Non lo guarda, ma non basta. L’uomo nudo le si avvicina e la colpisce con una bastonata al volto. Lei cade a terra, lui si accanisce: la colpisce di nuovo, davanti alla folla che non interviene. Solo dopo qualche minuto di violenza - come racconta oggi l’articolo dedicato al fatto da il Centro - una persona interviene, subito dopo arrivano anche le forze dell’ordine. L’uomo cerca di darsi alla fuga, ma lo arresteranno poco dopo per aggressione e resistenza ai poliziotti che cercavano di fermarlo. Si scoprirà, poi, che prima di aggredire la ragazza abruzzese aveva picchiato un operaio della metropolitana e rincorso alcune ragazze. La ragazza abruzzese è stata portata al pronto soccorso, dove i medici hanno - per fortuna - escluso la presenza di fratture. Tranne, ovviamente, la più grave: quella dell’anima, che le impedirà da oggi in poi di entrare in una metropolitana senza rivivere l'incubo.