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E’ una tradizione che risale al XIII secolo, perpetuata dall’Arciconfraternita di Nostra Signora del Soccorso di Teramo. Alle quattro di stamattina: Venerdì Santo i confratelli e le consorelle, hanno portato in processione  la statua della Madonna Addolorata. In una città pulitissima, grazie al turno straordinario della TeAm, Il corteo è partito dal Duomo essendo la chiesa di Sant'Agostino ancora chiusa anche se da qualche giorno ha avuto, e questa è una notizia: l'agibilità. Come sempre si è seguito un percorso lungo più di sei chilometri o poco meno e toccate sette chiese del centro storico, nella simbolica ricerca del Figlio della Madonna, mentre i fedeli cantavano l’inno “Il Figlio dov’è”. Si è registrata qualche modifica al tragitto a causa dei cantieri, come quello al Santuario della Madonna delle Grazie chiusao per restauro e che vede l'accesso solo alla cappelletta. Oltre mille persone hanno preso parte al rito, molte di più degli altri anni, sia per la devozione sia per il tempo e il forte vento di stanotte che non ha consentito a molti di dormire. Abbiamo ripreso le prime immagini della preparazione in Duomo con interviste a Valeria Cerqueti che con don Adamo animano e preparano alla processione del mattino. La Cerqueti da 46 anni si occupa di questo rito, ma abbiamo anche parlato con una signora che la segue da quando aveva cinque anni. Stasera alle 18, 30, c'è la processione del Cristo Morto che uscirà dall'Annunziata. Screenshot_2025-04-18_alle_06.35.49.pngPRETI.jpegDI_PADOVA.jpegSINDACO.jpeg

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