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PHOTO-2025-04-16-20-08-24.jpg«Abbiamo fatto tutto insieme». Andrea Cardelli, 41 anni, di Corropoli ha ammesso, davanti al gip Marco Procaccini di aver rapinato un amico di Colonnella con la complicità della propria compagna per poi picchiarlo e sequestrarlo. Ed ha fatto questo insieme alla sua compagna : Alessia Di Pancrazio 26 anni di Giulianova. Una rapina con sequestro di persona solo quattro giorni prima della trappola messa in atto nei confronti di Martino Caldarelli poi terminata con l'omicidio del 48enne di Isola Gran Sasso, poi ritrovato cadavere in un laghetto artificiale a Corropoli vicino alla casa in cui vivevano Andrea e Alessia. Dunque lui ha confessato la rapina con sequestro mentre la Di Pancrazio non ha parlato davanti al gip dopo che lei stessa, martedì, aveva confessato quando erano stati fermati alla stazione di Alba Adriatica dai carabinieri, indicando il luogo dove poi i militari, grazie all'ausilio dei sommozzatori dei vigili del fuoco, sono riusciti a recuperare il cadavere di Caldarelli che era finito sul fondo di un laghetto artificiale, appesantito da un tronco d'albero legato al corpo senza riuscire ad affondarlo.

Cardelli si sarebbe accollato davanti al Giup anche l'omicidio di Caldarelli sempre coinvolgendo la compagna.

L'omicidio di Caldarelli, sarebbe stato commesso presumibilmente l'11 aprile, giorno della scomparsa, quando, la mattina, la donna ha contattato su Messenger la sua vittima per fissare l'appuntamento a sfondo sessuale. Cardelli sarebbe spuntato fuori appena il 48enne è salito in camera da letto e durante il litigio sarebbero partite le coltellate con i colpi di pala in testa per finirlo e l'occultamento del cadavere nel laghetto a pochi chilometri di distanza dalla loro abitazione. Poi si sono messi a girare con la Panda rossa della vittima, dopo avergli cambiato le targhe prese da un'auto rubata a Teramo, finita al rogo soltanto perché coinvolta in un tamponamento nelle campagne di Giulianova dopo averla colorata di nero.
Cardelli è accusato anche di aver legato la compagna alla cancellata della stazione di Alba Adriatica col filo del freno di una bici per simulare un suicidio quando ha temuto che lei potesse tradirlo e raccontare ciò che insieme avevano fatto.