Timbrava e se ne andava. Con grande tranquillità, la 51enne dipendente della Asl aveva preso l’abitudine di andare in ufficio in perfetto orario, compiere tutte le operazioni burocratiche, timbrare appunto il cartellino e salutare i colleghi, prendere un caffè e poi uscire. Per andare in palestra soprattutto, ma anche a lezione di danza, una sua nuova passione. Lo faceva però con una tale noncuranza dell’impiego pubblico che le garantisce uno stipendio, che qualcuno tra i colleghi degli uffici Asl di L’Aquila Avezzano Sulmona ha pensato bene di segnalare la cosa alla direzione generale e alla guardia di Finanza. Un esposto anonimo che ha innescato pedinamenti e controlli, anche sul gps dell’auto della donna, arrivando a scoprire le sue passioni, coltivate in orario d’ufficio. Per ora è stata sospesa, con lo stipendio dimezzato. Ma siamo solo all’inizio di un iter giudiziario che la vedrà imputata per truffa ai danni dello Stato.