Una coltellata al collo. Alla carotide. Agonizzava dissanguandosi proprio per quella coltellata Martino Caldarelli, quando è stato colpito con una pala sulla testa, con un colpo così forte d provocare lo sfondamento del cranio. E’ questo l’esito dell’autopsia sul cadavere del 48enne di Isola del Gran Sasso, eseguita oggi pomeriggio al Mazzini di dall’anatomo - patologa Donatella Fedeli. Un’autopsia che ricostruisce i dettagli di quella rissa scoppiata tra lo stesso Caldarelli e Andrea Cardelli, il compagno di Alessia Di Pancrazio, la ventiseienne che aveva attirato il disoccupato di Isola a Corropoli, per un incontro sessuale. Le coltellate, in tutto, sono state una dozzina: sull’addome e sulle braccia, ma quella letale ha raggiunto Caldarelli al collo. Una conferma, dunque, di quelle che erano state le risultanze dell’indagine dei Carabinieri, supportata anche dalle testimonianze dei due arrestati, per i quali si profila l’accusa di concorso in omicidio volontario e occultamento di cadavere, visto che il corpo di Martino, legato ad un tronco, era stato gettato nell’invaso artificiale detto “laghetto di Branella” nel territorio di Sant’Omero.