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Screenshot_2025-04-23_alle_07.38.28.pngL’aveva invitata a casa per una cena e poi, visto che s’era fatto tardi, l’aveva invitata a restare a dormire. Durante la notte, però, quell’amico sempre gentile e disponibile, approfittando del sonno profondo della donna, si era infilato nudo nel suo letto e aveva cominciato un rapporto sessuale, senza fermarsi neanche quando la donna, svegliatasi di soprassalto, aveva cercato di farlo desistere, lui l'aveva costretta a tacere: «Stai zitta - le diceva - non  farti sentire» e intanto abusave di lei. Tra i due c’era una simpatia, forse anche un timido innamoramento da parte di lei, ma nulla che consentisse già l’intimità di un rapporto sessuale, anzi: la donna ha raccontato poi in ospedale che l’uomo l’aveva sottoposta ad un rapporto anale estremamente doloroso. Il Tribunale di Chieti ha condannato l’uomo, che ha 67 anni, a sei anni per violenza sessuale aggravata dall’abuso della condizione di inferiorità. La donna, 43enne, avrebbe infatti un disagio psichico del quale l’uomo era a conoscenza.