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xPartixPARRICIDIO.jpegPARRI.jpegEra capace di intendere e di volere, il 49enne Francesco Di Rocco mentre uccideva con 92 coltellate suo padre, Mario, 83enne ex capostazione di Teramo. È questo l’esito della perizia effettuata dal dottor Luigi Olivieri direttore del Centro Salute Mentale della Asl di  Teramo, presentata oggi al processo dallo stessl medico, secondo il quale il parricida soffre di un Disturbo di personalità con tratti passivo aggressivi, ma non tale da offuscarne la capacità di giudizio. Quella sera, dunque, dopo la lviolenta lite scoppiata nell'alloggio sopra la stazione ferroviaria di viale Crispi, sapeva cosa stava facendo, mentre uccideva il padre. E lo sapeva anche quando  subito confessó il delitto, chiamando i Carabinieri. Nel pomeriggio è attesa la sentenza. ASCOLTA LA TESTIMONIANZA SULLA PERIZIA PSICHIATRICA