E alla fine l'operazione " riprendiamoci il Bonolis" ben lungi dall'essere a costo zero, graverà suicittadini teramani per oltre 3, 5 milioni di euro. I Consiglieri di centrosinistra, che hanno avallato le promesse della Giunta credendo al pareggio dei costi dello Stadio Bonolis con le entrate degli affitti votando a favore, ora come si sentono?
Fortunatamente la Lega e tutta l’opposizione avevano fin dall’inizio denunciato all’opinione pubblica i rischi di questa operazione.
Infatti, stando a quanto ampiamente annunciato e pubblicizzato, con grande vanto, dal nostro sindaco, il costo complessivo di circa 5 milioni di euro(forse 6 se sarà necessaria l’IVA), per riprendersi lo stadio avrebbe dovuto essere coperto, oltre dall’anticipo versato di 2 milioni provenienti dall’avanzo del bilancio, anche dall'affitto per 2 milioni e 800 mila euro più un canone per l'utilizzo nei mesi estivi pari a 770 mila euro che la Soleia avrebbe versato al Comune di Teramo, per un totale di circa 3,57 milioni di euro oltre IVA. Invece, non essendosi completato l'iter nei tempi previsti, l'ing. Iachini si è dichiarato non più interessato alla gestione della parte commerciale anche a causa, a suo dire, di impegni disattesi da parte del sindaco D'Alberto e, dunque, come era ampiamente prevedibile e come avevamo detto in tempi non sospetti in Consiglio comunale, i residui 3.700.000 euro restano in carico agli incolpevoli teramani a meno che non si trovi a tempo di record una diversa gestione della parte commerciale.
Stessa storia del teatro comunale, dell’Ipogeo di piazza Garibaldi, forse anche del Palazzo Arpa, tanti soldi dei cittadini sperperati per manchevolezze dell’Amministrazione.
Si apprende, a coronamento della vicenda, che la Team, da oggi titolare della gestione del Bonolis (gestione " fredda" perché' tutte le decisioni restano in capo al Comune di Teramo), dovendo creare la struttura del personale addetto, offrirebbe posti di lavoro ai dipendenti della Soleia, in maniera del tutto irrituale!
Tutta la vicenda si commenta da sola per cui non occorre aggiungere altro se non una domanda da rivolgere direttamente al Sindaco di Teramo: usque tandem?
Berardo Rabbuffo