Il sindaco, con propria ordinanza n. 35 di mercoledì scorso 14 maggio, ha emesso il divieto temporaneo immediato di balneazione per una lunghezza di 550 metri nello specchio di mare in prossimità della foce del torrente Cerrano. Il provvedimento del sindaco Scordella si è reso necessario a seguito del risultato delle analisi effettuate il 13 maggio nella zona antistante il torrente Cerrano dal Distretto Provinciale di Teramo dall’Agenzia Regionale per la Protezione ambientale (ARPA) Abruzzo che in quello specchio di mare ha riscontrato la presenza abnorme dei valori di Escherichia coli. “Fin dal suo verificarsi seguivo l’evolversi della frana verificatasi sulla SP29 e, avendo constatato lo sversamento di una notevole quantità di acqua che scendeva sulla strada e si incanalava verso il torrente sottostante, con una nota dell’Ufficio Lavori Pubblici, il 15 aprile l’ACA e gli altri soggetti interessati sono stati diffidati a verificare urgentemente le cause di quel fenomeno e la natura delle acque che scendevano dalla collina. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione in merito alla soluzione del problema. Appena ho avuto notizia dell’inquinamento alla foce del Cerrano – ha aggiunto il sindaco Scordella - ho provveduto ad emettere l’ordinanza di divieto di balneazione che resterà in vigore fino a quando l’ARPA, che nel frattempo continuerà a monitorare la zona ripetendo il campionamento, non comunicherà al Comune il ritorno alla normalità dei valori di Escherichia coli in quella zona di mare. Ieri, 15 maggio, il dirigente dell’Area tecnica ha reiterato la diffida all’A.C.A., quale affidataria della gestione del Servizio Idrico integrato del nostro Comune, che ricomprende anche la gestione della rete fognante pubblica, ad attivarsi per la individuazione del punto in cui avviene la dispersione e procedere con estrema urgenza ad effettuare tutti i lavori, di manutenzione, di riparazione ed altro, necessari a ripristinare il regolare funzionamento della condotta fognante pubblica delle acque nere e di altra rete gestita al fine di impedire il ripetersi della situazione di inquinamento accertata”.