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AGGIORNAMENTO - A tradire Pino Sabbatini, sul Corno piccolo, e David Remigio, 44 anni, assicuratore di Pescara, il suo cliente affezionatissimo da anni, é stato un lastrone di ghiaccio staccatosi dalla parete sotto il loro peso mentre riscendevano. Il dramma si é verificato quando i due erano circa a metà Canale di mezzo, a circa 2350 metri. Sotto il loro peso l'enorme lastra di ghiaccio si é staccata trasformandosi in assassina: nulla hanno potuto i due. Hanno fatto un volo di 400 metri, finendo la folle corsa ripidamente giù poco distante dalla stazione di monte. A lanciare l'allarme sono stati due ragazzi che si trovavano lungo un canale più piccolo. Quando la macchina dei soccorsi si é messa in moto, mai immaginando che proprio Sabbatini potesse essere coinvolto, in molti lo hanno cercato sul cellulare essendo lui capostazione ai Prati per soccorsi di emergenze. Le auto di Sabbatini e dello storico cliente, David Remigio, appassionato di sport e del Gran Sasso, di Pescara, erano e sono tuttora parcheggiate sul piazzale dei Prati e quando si é saputo che Sabbatini, stamattina, era stato visto salire in quota, si é temuto quel peggio poi drammaticamente confermato da chi si é portato su e ha ritrovato i due corpi senza vita. Pino Sabbatini aveva postato una foto su Fb all'inizio dell'arrampicata di oggi. Lascia la moglie, validissimo agente del Corpo Forestale dello Stato e le due figlie, campionesse dell'atletica teramana. Centinaia le attestazioni di stima e cordoglio sulla pagina Facebook di Sabbatini. Le salme sono state trasferite all'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo, dove si sono portati decine di colleghi e amici e "clienti" della storica guida alpina. Sabbatini aveva fatto parte della spedizione teramana in Nepal, dove il gruppo di teramani (Gaetano Di Blasio, capospedizione, Arnaldo Galante e Stefano Galletti) aveva conquistata l'Ama Dablam, montagna alta 6856 metri.   pino 3 pino pinook AGGIORNAMENTO - Tragedia nella tragedia ai Prati di Tivo. La slavina che ha ucciso due persone intorno all'ora di pranzo, ha fatto precipitare nello sconforto più assoluto l'intera stazione alla notizia dell'identità delle vittime. A perdere la vita sulla "sua" montagna, travolto, insieme ad un turista suo cliente oggi, é Pino Sabbatini, 50enne, storica guida alpina del Gran Sasso e capo stazione dei soccorsi ai Prati. Era salito per una escursione insieme ad un suo cliente, quando entrambi sono rimasti travolti dalla slavina che li ha colpiti proprio a poca distanza dalla Madonnina e fatti precipitare giù. L'ultima foto Sabbatini l'aveva scattata e postata su Fb proprio prima di partire per una classica escursione, una delle centinaia delle sua carriera da stimatissima guida alpina e responsabile dei soccorsi su ai Prati. Giuseppe "Pino" Sabbatini aveva un curriculum di tutto rispetto, come si evince dal sito della Compagnia delle Guide: "Guida Alpina - Maestro di alpinismo, Accompagnatore di Media Montagna – Maestro di Escursionismo, Maestro di Mountain Bike e Ciclismo Fuoristrada, Esperto Valanghe AINEVA, Tecnico di Elisoccorso CNSAS. Nato a Teramo e’ componente dello storico gruppo alpinistico "Aquilotti del Gran Sasso"di Pietracamela, piccolo paesino alle falde del massiccio del Corno Grande. Ha al suo attivo prime salite estive ed invernali sul Gran Sasso, l’apertura di itinerari di arrampicata sportiva in Abruzzo, la ripetizione di numerosi itinerari alpinistici sulle montagne della sua regione e lungo tutto l’arco alpino. E’ stato in Nuova Guinea dove ha scalato la Piramide di Carstensz 5040mt. e in Nepal dove ha salito l’Ama Dablam 6854mt. Sempre sul sito delle guide del Gran Sasso, Sabatini scriveva: "la forte passione per l’ambiente montano mi ha portato nella vita ad avvicinarmi sempre più ad essa: scalando le verticali pareti , percorrendo i suggestivi sentieri a piedi o in bike, tracciando serpentine fantastiche sui suoi sinuosi pendii innevati… Tutto ciò ha contribuito a farmi prendere decisioni importanti, come lasciare il mio lavoro di imprenditore per diventare un professionista dell’ambiente montano e poter trasmettere quella che è la mia ragione di vita: la montagna.” Niente da fare per due escursionisti travolti da una slavina, a poca distanzaSono morti ai Prati di Tivo, zona Corno piccolo verso il Canale di mezzo.Soccorsi inutili. Gli uomini del CAI stanno provando adesso a recuperare le salme sepolte dalla neve. I carabinieri sono sul posto. Si tratterebbe di due uomini adulti. IMG_0372.JPG IMG_0373.JPG IMG_0374.JPG Niente da fare per due escursionisti travolti da una slavina. Sono morti ai Prati di Tivo, zona Corno piccolo. Soccorsi inutili. Gli uomini del CAI stanno provando adesso a recuperare le salme sepolte dalla neve. I carabinieri sono sul posto. Si tratterebbe di due uomini adulti.IMG_7634.JPG IMG_7635.JPG