Torna a Teramo con l’autobus, scende a piazza Garibaldi, si avvicina alla sua bici elettrica e scopre due ragazzi, magrebini, che armeggiano sulla catena di chiusura. Cerca di fermarli, rivendicando la proprietà della bici, ma per tutta risposta uno del ragazzo continua ad armeggiare sulla bicicletta, mentre nelle mani dell’altro compare la lama di un coltello. Il gesto è rapidissimo: un colpo di mano e il giubbotto del proprietario della bici è tagliato, e solo per qualche millimetro la lana non lo ferisce seriamente.
Ecco, questo potrebbe essere l’incipit di uno dei tanti articoli scritti su furti e rapine intorno al droga market di piazza Garibaldi.
E invece no.
Perché questa è la storia di un uomo che ha reagito all’ingiustizia. Rischiando, certo, ma conscio delle sue possibilità, l’uomo, che è molto conosciuto in cottà e che ha un’invidiabile preparazione fisica, anche nelle arti marziali, ha affrontato i due ladri di bicicletta e, nonostante uno fosse armato, li ha mandati entrambi in ospedale, uno con una mascella fuori uso e l’altro con contusioni varie. La vicenda, non ha visto l’intervento dei Carabinieri, perché subito dopo la reazione dell‘uomo, i due sono saliti al Mazzini per farsi medicare, ma senza raccontare nulla e senza sporgere denuncia.