Farà oggi ritorno a Nereto, sua terra d’origine, Vinca Sorge, scomparsa nei giorni scorsi a Tortona all’età di 88 anni. Le esequie si terranno oggi, lunedì 20 maggio, alle ore 16 nella chiesa del Suffragio. Successivamente, la salma sarà tumulata nel cimitero locale.
Vinca Sorge non era soltanto legata a Nereto per motivi familiari e affettivi: il suo nome rievoca un frammento affascinante della storia letteraria italiana. Era infatti nipote dell’omonima Vinca Delfico Sorge, la nobildonna abruzzese che conquistò, seppur senza cedergli, il cuore di Gabriele d’Annunzio. Tra i due ci fu uno scambio epistolare intenso, e si narra che il Vate si fosse perdutamente innamorato di lei, dedicandole pensieri e lettere appassionate.Il poeta pescarese fece visita al palazzo Sorge di Nereto, attratto anche dall’ambiente colto e raffinato che vi si respirava. A fine Ottocento, infatti, il palazzo era punto d’incontro per artisti e intellettuali come il pittore Alfonso Muzii e il musicista Vittorio Pepe. D’Annunzio, colpito dal fascino di donna Vinca, le fece recapitare una copia del suo celebre romanzo Il Piacere, nel quale si ravvisa l’eco della loro relazione: il personaggio di Maria Ferres sarebbe ispirato proprio a lei.
Una minuta della risposta che Vinca Delfico Sorge avrebbe voluto inviare a D’Annunzio – mai spedita – fu rinvenuta anni dopo proprio nella casa di famiglia a Nereto, con l’annotazione: “Distrussi l'autografo il 1° gennaio 1890”. Fu la scrittrice e saggista Paola Sorge, anch’ella nipote di Vinca e appassionata studiosa del Vate, a portare alla luce questa preziosa testimonianza.
La notizia della morte di Vinca Sorge ha suscitato commozione nella comunità neretese, dove la memoria storica e letteraria è ancora molto viva. Colpito anche lo storico locale Tito Rubini, che più volte ha approfondito i legami tra d’Annunzio e la cittadina teramana nelle sue ricerche e conferenze.
Con il ritorno a Nereto, Vinca Sorge riposa ora accanto alla sua storia, in un luogo che fu testimone di arte, cultura e sentimenti mai del tutto svelati.