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Una faida senza scrupoli tra cercatori di tartufo si è trasformata in un inquietante caso giudiziario, ora all’attenzione del Tribunale di Pescara. Sul banco degli imputati due uomini originari del Pescarese. Il primo, 77 anni, è accusato di aver ucciso undici cani da tartufo, disseminando bocconi avvelenati nei boschi per eliminare la concorrenza. Il secondo, 33 anni, deve invece rispondere dell’aggressione fisica a un rivale, presumibilmente su mandato del primo. Tra le contestazioni a V.M. figurano anche minacce, danneggiamenti, detenzione illegale di esplosivi e cartucce. Come raccontano oggi le pagine del Centro, le vere vittime della guerra del tartufo sono stati gli undici cani uccisi brutalmente. Tra le accuse, anche il posizionamento di un ordigno incendiario sotto l’auto di un rivale.