La Corte d'appello dell'Aquila ha disposto la cancellazione di 14 presidenti di seggio dall'albo per gravi errori commessi durante le elezioni comunali di Pescara dell'8 e 9 giugno scorso. La decisione è stata presa dopo un'indagine che ha rilevato numerose irregolarità nei seggi elettorali. Tra i presidenti cancellati, uno è stato anche denunciato alla Procura per aver commesso errori gravi, come la mancata timbratura delle schede votate. La cancellazione dei presidenti di seggio comporta la loro esclusione dall'incarico a partire dal referendum dell'8 e 9 giugno prossimi. La decisione della Corte d'appello chiude un cerchio che si era aperto con un ricorso presentato al Tar di Pescara da due cittadini vicini al candidato del centrosinistra Carlo Costantini. Il ricorso denunciava presunte irregolarità nel conteggio delle schede e nell'attribuzione dei voti disgiunti. Irregolarità confermate, ma non tali da incidere sull’esito elettorale.