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Una vendetta familiare finisce in tribunale con l’accusa di revenge porn. Un 50enne teramano è stato rinviato a giudizio dopo aver creato un falso profilo social a nome della sorella, con cui è in lite da anni per una questione ereditaria. Sul profilo, il volto della donna era stato montato su corpi di altre donne in pose esplicite, insieme al suo numero di telefono, poi bersagliato da chiamate moleste, come riferisce il Centro. La donna, scoperto l’inganno, ha sporto denuncia. L’uomo è ora accusato di aver diffuso materiale a sfondo sessuale con l’intento di danneggiare la vittima, uno dei reati previsti dalla legge sul revenge porn. Il processo inizierà a settembre