Nel bilancio 2024 dell'ATER di Teramo emergono dati preoccupanti: 3.090.852 euro di mancati incassi derivanti da morosità nel pagamento dei canoni ERP. Una cifra enorme, che compromette la tenuta finanziaria dell'azienda e mette a rischio la possibilità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli oltre 2600 alloggi in gestione, il 90% dei quali necessita di lavori urgenti. Il Sicet Teramo denuncia pubblicamente questa grave situazione e invita gli inquilini a prendere coscienza di un problema strutturale che riguarda l'intera comunità. Povertà reale e povertà simulata: una distinzione necessaria - non possiamo ignorare l'aumento della povertà reale tra ampie fesce della popolazione: anziani con pensioni minime, famiglie monoreddito, disoccupati, precari e lavoratori poveri che, pur svolgendo attività lavorative regolari, non riescono a sostenere il costo della vita, in continua crescita. Per questi cittadini vulnerabili, il Sicet da sempre rivendica politiche di sostegno. Accanto alla povertà autentica esiste però una fascia di "morosi volontari" che occupano alloggi popolari senza alcuna volontà di adempiere ai propri obblighi contrattuali, pur avendone la capacità economica. Si tratta di soggetti che approfittano della lentezza delle procedure di decadenza, consapevoli che il sistema non riesce a intervenire tempestivamente. Questa è una forma di abuso intollerabile della funzione sociale dell'edilizia residenziale pubblica, e rappresenta un danno non solo per l'Ater ma per tutti gli inquilini onesti. Chi occupa un alloggio pubblico sottoscrive un contratto e ha l'obbligo di versare regolarmente il canone commisurato al proprio reddito. La morosità ingiustificata è causa di decadenza dall'assegnazione e può comportare la risoluzione del contratto, oltre all'avvio delle azioni legali per il recupero delle somme dovute e il rilascio dell'immobile. Chi si sottrae deliberatamente ai propri doveri, caricando l'intera collettività del peso delle manutenzioni non effettuate, degli ascensori fermi da anni, delle caldaie da sostituire e degli interventi sugli stabili fatiscenti. Senza entrate regolari, l'azienda non può garantire i servizi essenziali né rispondere con efficacia alle legittime esigenze degli inquilini. La verità va detta con chiarezza: se oggi molte case popolari versano in condizioni critiche, è anche a causa di chi ha smesso di pagare il dovuto, pur potendolo fare. È inaccettabile che a pagare il prezzo dell'irresponsabilità altrui siano famiglie fragili che vivono in edifici degradati, con caldaie da sostituire, ascensori fuori uso da anni, e interi stabili che attendono ristrutturazioni urgenti. Il SICET invita tutti gli inquilini morosi a recarsi presso l'ATER per concordare un piano di rientro personalizzato. Attenzione!!! l'attuale amministrazione ATER, sta affrontando con rigore questa difficile situazione. Il SICET sosterrà ogni iniziativa volta a far rispettare la legalità e a rimettere in moto gli interventi manutentivi necessari, a tutela di chi paga regolarmente e vive nel rispetto delle regole.
Antonio Di Berardo
Sicet