Porta Romana / La Asl stanzia 340mila euro per mettere in sicurezza l'ex ospedaletto
Non si possono più rinviare. Questa è l'unica certezza. Stiamo parlando dei lavori di messa in sicurezza dell'ex ospedaletto della Asl, chiuso da anni e in condizioni di assoluto degrado e abbandono, all'angolo tra porta romana e Circonvallazione Spalato. Condizioni pessime su cui l'azienda sanitaria, con la delibera n.1519 del 12 dicembre scorso, ha deciso di intervenire con lavori di messa in sicurezza per un importo complessivo di 340mila euro. Intervento preliminare, visto che ne serviranno di altri e più corposi per provare a ripristinare lo status quo ante dell'edificio della Asl oggi ingabbiato, foriero di polemiche ed oggetto di battaglie giudiziarie (perse dalla Asl, a differenza di quanto accaduto per i privati proprietari di altre abitazioni danneggiate sul lato opposto). Lo stato del fabbricato è peggiorato sia con gli scavi di tunnel gallerie del Lotto Zero sia a seguito del terremoto sia delle successive alluvioni (si legge nella delibera a firma del direttore Fagnano). Lo stabile, enorme, cade a pezzi. C'è l'evidente decadimento delle facciate, cornicioni, elementi murari in gran parte ammalorati e poi le coperture e i solai, sfondati ormai e che, da parte dei residenti di Porta Romana, hanno prodotto preoccupate segnalazioni. Una situazione di pericolo per l'incolumità pubblica, sia sul versante Porta Romana sia sulla Circonvallazione, che ha portato già la Asl, tempo fa, ad ingabbiare preventivamente il fabbricato in attesa del progetto di messa in sicurezza, ora deliberato nella fase esecutiva con la previsione di 340mila euro. Per cominciare. Bisognerà demolire le parti ammalorate, rimuovere le macerie derivate dai crolli susseguitisi nel tempo, rimuovere le parti di copertura completamente fatiscenti, rimettere in sesto tutto quello che si può, nei limiti del possibile, recuperare. Nella delibera si specifica che i lavori elencati vanno considerati di "somma urgenza" per risolvere immediatamente il rischio per la pubblica incolumità ma "non producono una soluzione definitiva del problema: necessiterà nel futuro un adeguato intervento di manutenzione dell'intero complesso". Obiettivo: risanare lo stabile. E restituire, finalmente, un colpo d'occhio decisamente diverso a chi sbuca in centro a Teramo. Perchè così com'è quel palazzo è uno scempio. Un monumento pubblico al degrado.
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