Buongiorno,
Come ogni anno siamo ostaggio di 4 acchiapagalline di Teramo Nostra in un quartiere bloccato dalle giostre e quest’anno da una tensostruttura probabilmente fatta per degli stand gastronomici, ma il comune doveva proprio organizzare nel fine settimana della festa di uno dei patroni della città il festival dell’arrosticino pescarese?
Perché se la chitarra alle pallotte, il timballo, le scrippelle mbusse possiamo annoverare nel patrimonio culinario teramano che c’entra con Teramo uno cibo inventato al bocciodromo di Sanbuceto negli anni ‘80?
Perché sovrapporlo ad una delle feste più sentite della tradizione teramana? Perché l’organizzazione di una festa così popolare è demandata ad una associazione che ha fatto solo danni per Teramo favorendo la distruzione di un intero quartiere di Teramo per portare alla luce un teatro che non era teatro ma una invenzione di Francesco Savini? Perché perdiamo tutte le nostre tradizioni per andare dietro alle mode e alla cultura della birra?
Si poteva organizzare degli stand di cucina teramama in concomitanza con un grande luna Park che avrebbe riportato la festa della Madonna delle grazie al suo antico splendore quando il concerto di Lucio Dalla riempi tutta la piazza adesso occupata da falsi scavi archeologici dove la sovrintendenza invece di coprire tutto e aprire uno parcheggio pubblico per tutti gli uffici che negli anni hanno aperto nella zona sta facendo una copertura degna di un nucleo industriale .
EUGENIO DI GIUSEPPE