×

Avviso

Non ci sono cétégorie

panca2.jpegA volte, da un dolore immenso può nascere una bellezza che parla al cuore di tutti. È quanto accaduto a Tortoreto, dove da oggi una nuova opera d’arte abita il Belvedere, quel luogo caro a molti ma soprattutto ad un ragazzo straordinario: Errico, scomparso prematuramente a soli vent’anni. A ricordarlo, una panchina in ceramica che non è solo un oggetto, ma un racconto, un abbraccio, un frammento d’infinito. A realizzarla è stato il maestro ceramista Nino Di Simone, che con la sua sensibilità ha saputo dare forma al vento, al mare, alla memoria. Le sue mani hanno plasmato non solo materia, ma emozioni. E in ogni dettaglio si sente la voce sommessa di chi non c’è più, ma continua a vivere nei luoghi, nei ricordi, nel cuore di chi resta. Questa panchina nasce dalla forza e dall’amore di una madre, Francesca, che ha deciso di trasformare il dolore più grande in un gesto di speranza. “Da un dolore privato – racconta Maria Cristina Marroni, che ha seguito questa straordinaria vicenda umana – ha voluto far nascere qualcosa che parlasse di bellezza e d’amore. Errico amava questo posto. Ora è qui, per sempre”. 
Collocata nel punto più suggestivo del Belvedere, la panchina non è soltanto un tributo. È un invito a sedersi, guardare l’orizzonte e sentire che, nonostante tutto, la vita può ancora contenere poesia. La ceramica riflette la luce del giorno e sussurra con la brezza: è come se davvero, da lassù, Errico stesse sorridendo. Ciao, Errì. Da oggi c’è un posto dove sedersi per ascoltare il tuo silenzio, che parla più forte di mille parole.
inaug.jpeg

qaqq.jpeg